Ognuno di noi attraversa momenti difficili nella propria vita. Magari un periodo particolarmente stressante che causa problemi di insonnia o altri disturbi che possono avere ripercussioni sul rendimento professionale e sulla vita sociale. In questi casi si fa spesso ricorso ai medicinali, che per molti sono diventati indispensabili, ma è possibile utilizzare soluzioni meno invasive e naturali.
Il CBD, o cannabidiolo, è il principio attivo di punta della cannabis assieme al THC ma, a differenza di quest’ultimo, non provoca assuefazione ed euforia (cosa a cui comunemente pensiamo quando facciamo riferimento alla pianta) ed è anzi responsabile di numerosi benefici all’organismo se viene assunto costantemente. E i metodi per assumerlo sono davvero tantissimi, per adattarsi a chiunque voglia iniziare ad avvalersene.
Dunque, se sei alla ricerca di un trattamento naturale ed efficace e questo discorso ti ha incuriosito, continua la lettura e scopri come agisce il CBD nel nostro corpo, per quali disagi può rivelarsi efficace e in quali prodotti ritrovarlo.
Quali sono gli effetti del CBD sul corpo umano?
Secondo numerose ricerche in ambito scientifico sarebbero numerosi gli effetti positivi che il cannabidiolo provocherebbe nel corpo umano e questo sarebbe il motivo per cui, nel nostro paese come nel resto del mondo, gli utilizzatori dei vari prodotti che lo contengono sono sempre di più. I benefici del CBD, infatti, sono a dir poco innumerevoli e fanno di questo principio attivo un rimedio quasi miracoloso, perché in grado di intervenire in maniera trasversale su corpo e psiche.
Ma nella fattispecie, quali sono le azioni che il CBD innesca nell’organismo? Eccone alcune:
- Rilassante, perché consente una distensione muscolare generale e innesca una sensazione di benessere psico-fisico;
- Antistress, che stimola la produzione di serotonina e migliora l’umore;
- Calmante, che concilia il riposo notturno e riequilibra le fasi sonno-veglia;
- Analgesica e antinfiammatoria, perché allevia i dolori e le infiammazioni a livello neurologico e muscolare;
- Neuroprotettiva e antiossidante, perché combatte l’invecchiamento e la degenerazione cellulare;
- Immunoprotettiva, che rafforza il sistema immunitario;
- Antiemetica, che tiene a bada il senso di nausea e in generale i problemi allo stomaco;
- Sebo-regolarizzatrice, che tiene sotto controllo la produzione di sebo.
Tutte queste funzioni sono possibili perché il cannabidiolo interagisce con il sistema endocannabinoide, responsabile dell’equilibrio di molte funzioni vitali del nostro corpo e il cui corretto funzionamento è fondamentale.
Come interagisce il CBD con il nostro corpo?
Per comprendere esattamente come agisce il CBD nel nostro corpo non è possibile non parlare di sistema endocannabinoide.
Si tratta di una complessa struttura di comunicazione cellulare che è stata scoperta nel corso di alcuni studi negli anni Novanta, che si erano concentrati sui cannabinoidi della cannabis; in quelle occasioni, gli esperti scoprirono che anche il nostro corpo è già in grado di produrne di suo, per l’appunto, all’interno di questo sistema.
Volendo semplificare, il ruolo di questa rete di trasmissione tra cellule consiste nell’assicurare l’omeostasi, ovvero l’equilibrio di numerosi processi vitali – come il sonno, l’appetito, l’umore, la memoria, il metabolismo – affinché funzionino correttamente in risposta agli stimoli esterni.
Naturalmente, il sistema endocannabinoide può essere messo a dura prova, le varie funzioni potrebbero incorrere in malfunzionamenti e scompensi ed è così che sopraggiungono problematiche quali ansia, stati d’animo depressivi, dolori, infiammazioni, nausea e insonnia e varie altre patologie che interessano il nostro corpo.
Proprio in casi come questi può essere molto utile assumere il CBD, che è in grado di interagire con il sistema e con due dei suoi recettori, il CB1 (legato al sistema nervoso centrale) e il CB2 (legato al sistema nervoso periferico e al sistema immunitario), generando una reazione a catena che di fatto ripristina il danno e restituisce all’organismo l’equilibrio originario.
La scienza si sta ancora interrogando in proposito ma esiste già una notevole quantità di letteratura scientifica che dimostra questa azione riequilibrante e che dunque interviene a sostegno dell’estrema validità del CBD.
Per cosa posso assumere il CBD?
Sapere esattamente come agisce il CBD nel corpo può essere molto utile quando si soffre di particolari disturbi e si ricerca un trattamento che sia efficace ma non invasivo, oppure quando i farmaci tradizionali non sembrano apportare miglioramenti.
In base alle proprietà benefiche attribuite al cannabidiolo, sappiamo di poterlo assumere in caso di problematiche quali:
- Ansia, perché grazie alle proprietà rilassanti e distensive gestisce i sintomi di condizioni critiche quali il Disturbo Post Traumatico da Stress o gli attacchi di panico;
- Insonnia, poiché permette di raggiungere rapidamente e far durare più a lungo la fase più profonda del sonno;
- Dolori e infiammazioni di vario genere, come nevralgie, emicranie, strappi muscolari e crampi mestruali, ma anche endometriosi, artrite ed effetti collaterali delle chemioterapie;
- Malattie neurodegenerative e neuropatie (morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, ictus) che possono essere prevenute oppure tenute sotto controllo grazie all’azione antiossidante nelle cellule;
- Disturbi alimentari, perché è in grado di regolare l’appetito;
- Epilessia, perché riesce a tenere sotto controllo e a ridurre la quantità delle crisi e delle convulsioni, anche per alcune forme più rare;
- Acne, psoriasi e dermatite, per cui si riscontra un miglioramento generale dovuto alle proprietà emollienti, idratanti e antinfiammatorie.
Si rischiano effetti collaterali?
Il CBD è una sostanza naturale al 100% e non causa gli effetti psicotropi del THC, anzi li tiene sotto controllo, ma la domanda che sorge è: il CBD può far male alla salute? Ciò significa che essa può essere assunta senza temere di percepire il senso di euforia, smarrimento, confusione e paranoia che generalmente viene associato all’assunzione di cannabis. Questa è in effetti la ragione principale per cui in molti ricorrono a questo principio miracoloso.
Non dobbiamo però dimenticare che, anche se non si tratta di medicinali, le sostanze naturali possono provocare alcuni lievi effetti collaterali in soggetti sensibili.
Innanzitutto, se si assume CBD per la prima volta bisogna partire da un dosaggio entry level, per dare all’organismo il tempo di abituarsi. Un dosaggio errato, infatti, potrebbe provocare senso di stanchezza o stordimento, sonnolenza, diarrea, alterazione dell’appetito e secchezza della bocca.
Si tratta comunque di effetti collaterali passeggeri e di lieve entità che spariscono in breve tempo senza conseguenze.
Il CBD è sconsigliato in gravidanza o durante l’allattamento, perché le ricerche non sono ancora in grado di dimostrare gli effetti che l’assunzione può provocare in tali delicate fasi della vita.
Qualunque sia la tua condizione fisica ti consigliamo di contattare il tuo medico curante prima di iniziare il trattamento a base di cannabidiolo, anche per evitare un’eventuale interazione con farmaci.
Quanto CBD posso assumere al giorno?
Le modalità secondo cui dipende il dosaggio del CBD sono legate prima di tutto a fattori personali come il sesso, l’altezza, il peso e l’età. Il metabolismo cambia e la struttura corporea determina diversi gradi di assimilazione della sostanza. Pur non essendoci una legge universale, gli esperti sostengono che il minimo da cui partire sarebbero 20 mg al giorno fino ad arrivare a un massimo di 1500 mg al giorno.
In secondo luogo, dobbiamo tenere presente la tipologia di prodotto che adoperiamo e l’entità del disturbo da trattare.
Se prendiamo in considerazione l’olio, ad esempio, bisogna tenere presente che esso contiene concentrazioni variabili di CBD, dal 5%, che è un entry level, fino al 50%, che risulterà più efficiente e valido in condizioni critiche.
È inoltre disponibile in tre varianti, Full Spectrum, Broad Spectrum e in forma isolata.
- La variante Full Spectrum contiene lo spettro completo dei cannabinoidi, compreso il THC, che operano in sinergia per un effetto immediato e potente (il cosiddetto effetto entourage);
- La variante Broad Spectrum contiene uno spettro ampio dei cannabinoidi ma è priva di THC e ha dunque un effetto ugualmente potente ma ad un livello inferiore;
- La variante in forma isolata contiene esclusivamente il CBD e ha dunque un effetto meno potente.
Se, ad esempio, vuoi risolvere l’insonnia e assumi un prodotto Full Spectrum al 20%, potrai riscontrare benefici assumendo con costanza 3-4 gocce di prodotto fino a 3 volte al giorno, aiutandoti con il pratico contagocce.
Ti consigliamo di seguire attentamente le istruzioni sulla confezione e con il tempo imparerai a gestire l’assunzione ascoltando il tuo corpo.
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Il CBD è una sostanza estremamente versatile ed è per questo che è disponibile in diversi formati; abbiamo già parlato di olio (che è l’articolo più venduto), di capsule e caramelle, ma sappi che troverai anche creme, lozioni, tisane e infiorescenze, che ti permettono di adattarlo alla tua necessità e al tuo gusto, ma anche ai diversi contesti e momenti della giornata.
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