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Come Funziona il CBD

Il CBD ha effetti positivi sul cuore grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Inoltre aiuta tutto l’organismo a lavorare meglio.

Il cuore è uno degli organi più importanti del nostro corpo e anche lui purtroppo può ammalarsi. Le patologie che riguardano il cuore e i vasi sanguigni vengono chiamate malattie cardiovascolari. È molto importante curare queste malattie quando sono in corso ma è ancora più importante riuscire a prevenirle. 

Gli scienziati sono sempre alla ricerca di soluzioni efficaci e, cercando, sono approdati al cannabidiolo, meglio conosciuto come CBD

Per quanto scoperto fino ad oggi non è ancora chiaro se il CBD sia in grado di curare le malattie cardiache, ma sembra proprio che abbia tutte le carte in regola per prevenirle, aspetto ancor più importante. 

Una volta su quattro le malattie cardiovascolari portano al decesso, ecco perché è fondamentale prevenirne l’insorgenza. Il CBD è uno dei più famosi cannabinoidi prodotti dalla pianta di cannabis. Non è psicoattivo, a differenza del THC, e possiede molte proprietà adatte a garantire la salute del cuore il più a lungo possibile. 

Il CBD non agisce come i normali farmaci, che si limitano ad assopire i sintomi di malattie già in corso. Aiuta invece l’organismo a lavorare meglio in un modo che a breve approfondiremo. Gli dà quella spinta affinché svolga correttamente le proprie funzioni e ti aiuti a rimanere in salute. 

In questo articolo parleremo di tutti gli effetti del CBD sul cuore

Malattie cardiovascolari e le loro cause

Le malattie cardiovascolari sono un insieme di patologie che possono colpire una o più parti del cuore oppure interessare i vasi sanguigni. Si tratta di malattie comuni, a volte si manifestano con dei sintomi lampanti mentre altre volte sono asintomatiche e questo rende più difficile scovarle per tempo. 

Possono consistere in un ritmo cardiaco irregolare, in problemi alle valvole cardiache oppure nel restringimento dei vasi sanguigni sempre nel cuore o in altri organi del sistema cardiovascolare. Le malattie cardiovascolari più diffuse sono l’aritmia, una malattia alle valvole, la trombosi, l’insufficienza cardiaca, una malattia aortica e molte altre ancora. Queste possono a loro volta aumentare il rischio di condizioni ben peggiori come l’ictus, l’ischemia o l’infarto. 

Le cause possono essere svariate, si passa da una storia familiare di malattie cardiache al colesterolo alto, all’ipertensione, al diabete, alle malattie renali, all’uso eccessivo di alcol o tabacco, alla mancanza di attività fisica, a una dieta troppo ricca di grassi e zucchero. 

Quindi le cause delle malattie cardiovascolari possono sicuramente essere ricercate in altre malattie, ma anche in uno stile di vita poco sano. Infatti, molto spesso, le cure vengono abbinate a un miglioramento delle proprie abitudini sia alimentari che fisiche. 

Quali sono gli effetti del CBD

Gli effetti del CBD sul cuore sono solo una parte dell’impatto che questo principio attivo ha sull’organismo. Il cannabidiolo è conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche, antiossidanti, anticonvulsivanti, antiemetiche, antidepressive e per tantissime altre ancora. 

Tutto questo è possibile perché i cannabinoidi influenzano il sistema endocannabinoide, un sistema biologico responsabile dell’equilibrio di tante delle funzioni dell’organismo. Si occupa del sonno, dell’appetito, dell’umore, della memoria, del movimento e di molto altro. Quando il sistema non produce abbastanza endocannabinoidi, le sostanze che permettono il buon funzionamento dell’organismo, il CBD può dargli quell’aiuto che gli permette di ricominciare a lavorare al meglio. 

Gli effetti della cannabis si vedono quindi in svariati campi poiché permette di trattare il dolore anche cronico, l’infiammazione, l’ansia e lo stress, la depressione, la nausea e il vomito, l’insonnia, gli inestetismi della pelle e ha un’azione benefica anche sul cuore. 

Per questo motivo il CBD è stato, ed è ritornato, ad essere così famoso. Un’unica sostanza è in grado di rimettere in sesto l’intero organismo. Soprattutto se abbinato a un corretto stile di vita. È molto importante ricordare anche che tra gli effetti non c’è quello psicoattivo, infatti il CBD non procura alcuno sballo anche se assunto in una concentrazione elevata. 

Qual è l’effetto collaterale di maggior rilievo del cannabidiolo?

Il CBD sembra essere ben tollerato da tutti. Durante i test condotti dagli scienziati non sono mai emersi degli effetti collaterali gravi. Solo in alcuni rari casi si sono verificati episodi di secchezza delle fauci, affaticamento e variazioni di appetito. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che ha un buon grado di sicurezza

Se però dobbiamo proprio trovare una controindicazione, questa è la possibilità di interazione con altri farmaci. Se stai già seguendo una cura per il colesterolo, per la pressione o per qualsiasi altro disturbo legato al cuore, il consiglio è sempre quello di contattare il tuo medico. 

Il problema deriva dal fatto che, se assumi sia CBD sia altri farmaci, il fegato potrebbe non essere in grado di metabolizzarli tutti correttamente. Questo potrebbe portare all’inefficacia della cura così come agli effetti collaterali che abbiamo appena visto. 

Chiedere consiglio al medico può aiutarti anche a capire qual è il giusto quantitativo e il dosaggio di CBD da assumere e in quale concentrazione, perché in commercio puoi trovare davvero molti prodotti diversi tra loro. 

effetti del cbd sul cuore

Come agisce il CBD sul cuore

I fattori di rischio delle malattie cardiovascolari possono essere ridotti grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti del CBD

Uno tra i più importanti effetti sul cuore del CBD è l’abbassamento della pressione sanguigna. Sono stati realizzati sia dei test sugli animali sia sugli umani, come questo studio incrociato dove è stata somministrata una singola dose di cannabidiolo in maschi sani. I volontari sono stati sottoposti a stress e poi gli è stata somministrata la dose di CBD. Il risultato è stato che la pressione sanguigna è scesa. 

In questa ricerca è stato approfondito il ruolo del cannabidiolo nel sistema cardiovascolare. Il CBD ha delle azioni dirette sulle arterie causando un vasorilassamento, protegge dai danni vascolari, riduce le dimensioni di un infarto e aumenta il flusso sanguigno. Dai dati emerge quindi che il trattamento a base di CBD ha un impatto positivo sul cuore, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. 

Le proprietà antinfiammatorie del CBD aiutano anche nella riduzione dei livelli di colesterolo, che abbiamo visto essere un fattore di rischio per l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Il cannabidiolo rilassa le pareti arteriose, riduce la pressione sanguigna e di conseguenza anche il livello di colesterolo. 

Molto spesso le malattie cardiache hanno alla base proprio un’infiammazione, come quella che può colpire i vasi sanguigni e che impedisce un corretto flusso sanguigno. Nel momento in cui il CBD riduce l’infiammazione, i vasi possono pompare il giusto quantitativo di sangue al cuore. 

Non dobbiamo inoltre dimenticare, come abbiamo sottolineato poco fa, che il cannabidiolo influisce anche sull’appetito. Questo fattore può rientrare tra gli effetti del CBD sul cuore perché l’obesità è un fattore di rischio. Il cannabidiolo è in grado non soltanto di regolare lo stimolo della fame ma anche di trasformare il grasso cattivo in grasso buono, riducendo il rischio di insufficienza cardiaca. 

Ci sono rischi nell’utilizzo del CBD se si soffre di aritmia?

E se soffri di aritmia? Sono stati condotti degli studi da cui è emerso che il cannabidiolo potrebbe essere un antiaritmico, grazie al ruolo che svolge sui recettori CB1 del sistema endocannabinoide. 

Esistono però altre ricerche da cui è emerso che l’uso di cannabis potrebbe aumentare il rischio di aritmia. E anche alcuni medici consigliano di evitare l’uso di cannabis. 

In realtà, il problema sembra correlato al THC, quindi alla componente psicoattiva della cannabis. I rischi sembrano quindi essere maggiormente collegati alla marijuana, dove la percentuale di THC è elevata. Inoltre, l’aumento cardiaco registrato nello studio appena citato è stato rilevato in soggetti che avevano una dipendenza da cannabis, non si trattava quindi di consumatori occasionali che l’hanno provata a scopo terapeutico.  

I prodotti a base di CBD che trovi in commercio presentano soltanto una piccola componente di THC, troppo bassa per procurare lo sballo. Questa percentuale è stata riconosciuta dallo Stato italiano come sicura per la salute. 

Metodi naturali per aiutare il benessere del cuore

Le abitudini giocano un ruolo importantissimo nelle malattie cardiache, non è un caso che i trattamenti prevedano una combinazione di farmaci a una dieta sana e a una giusta dose di esercizio fisico. 

Dal punto di vista alimentare è molto importante eliminare tutto ciò che può portare all’ipertensione o all’obesità. Per fortuna la nostra dieta mediterranea, se seguita senza eccessi, sembra essere benefica per l’organismo. 

Vanno poi ridotte delle cattive abitudini come l’eccesso di fumo e alcol. Oltre a far insorgere malattie cardiovascolari possono essere responsabili di tantissimi altri disturbi. 

È importante anche riuscire a condurre una vita senza stress, quindi ritagliarsi del tempo per rilassarsi e dormire un giusto quantitativo di ore. In questo può aiutare molto anche svolgere attività fisica. 

E visto che siamo in tema di rimedi naturali, per prevenire l’insorgenza di malattie al cuore puoi abbinare queste buone abitudini al CBD. È una sostanza 100% naturale in grado di equilibrare il tuo corpo alla radice, stimolandone il corretto funzionamento. 

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