Il CBD ha effetti positivi sul cuore grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Inoltre aiuta tutto l’organismo a lavorare meglio per restare in forma.

Il cuore è uno degli organi più importanti del nostro corpo e anche lui purtroppo può ammalarsi. Le patologie che riguardano il cuore e i vasi sanguigni vengono chiamate malattie cardiovascolari. È molto importante curare queste malattie quando sono in corso ma è ancora più importante riuscire a prevenirle.

Le malattie cardiovascolari rappresentano infatti la principale causa di morte nel mondo, mietendo ogni anno circa 18 milioni di vite. In Italia, queste malattie colpiscono circa 23 milioni di persone, con un costo stimato di oltre 20 miliardi di euro per il sistema sanitario nazionale. Una volta su quattro portano al decesso.

La buona notizia è che molte malattie cardiovascolari possono essere prevenute adottando uno stile di vita sano. Intervenendo sui principali fattori di rischio, come il fumo, l’obesità, la sedentarietà, l’ipertensione e il diabete, è possibile ridurre significativamente il rischio di sviluppare queste patologie.

Oltre alle strategie di prevenzione primaria, i rimedi naturali possono giocare un ruolo complementare nella gestione del disturbo. Gli scienziati sono sempre alla ricerca di soluzioni efficaci e, cercando, sono approdati al cannabidiolo, meglio conosciuto come CBD

In questo articolo, esploreremo i principali fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e le strategie di prevenzione più efficaci. Ci concentreremo inoltre sui rimedi naturali più promettenti, studiando gli effetti del CBD sul cuore

Quali sono gli effetti del CBD

Gli effetti del CBD sul cuore sono solo una parte dell’impatto che questo principio attivo ha sull’organismo. Il cannabidiolo è conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche, antiossidanti, anticonvulsivanti, antiemetiche, antidepressive e per tantissime altre ancora. 

Ciò è possibile perché i cannabinoidi influenzano il sistema endocannabinoide, un sistema biologico responsabile dell’equilibrio di tante delle funzioni dell’organismo. Si occupa del sonno, dell’appetito, dell’umore, della memoria, del movimento e di molto altro. Quando il sistema non produce abbastanza endocannabinoidi, le sostanze che permettono il buon funzionamento dell’organismo, il CBD può dargli quell’aiuto che gli permette di ricominciare a lavorare al meglio. 

Gli effetti della cannabis si vedono quindi in svariati campi poiché permette di trattare il dolore anche cronico, l’infiammazione, l’ansia e lo stress, la depressione, la nausea e il vomito, l’insonnia, gli inestetismi della pelle e ha un’azione benefica anche sul cuore. 

Per questo motivo il CBD è stato, ed è ritornato, ad essere così famoso. Un’unica sostanza è in grado di rimettere in sesto l’intero organismo. Soprattutto se abbinato a un corretto stile di vita. È molto importante ricordare anche che tra gli effetti non c’è quello psicoattivo, infatti il CBD non procura alcuno sballo anche se assunto in una concentrazione elevata. 

Malattie cardiovascolari e le loro cause

Le malattie cardiovascolari sono un insieme di patologie che possono colpire una o più parti del cuore oppure interessare i vasi sanguigni. Si tratta di malattie comuni, a volte si manifestano con dei sintomi lampanti mentre altre volte sono asintomatiche e questo rende più difficile scovarle per tempo. 

Ecco un elenco delle principali malattie cardiovascolari:

  • Malattie cardiache congenite presenti dalla nascita; 
  • Malattie coronariche, tra cui Angina pectoris, Infarto miocardico e Aterosclerosi coronarica;
  • Arteriopatie periferiche;
  • Malattie delle valvole cardiache, tra cui Stenosi valvolare e Insufficienza valvolare;
  • Malattie cardiache reumatiche;
  • Cardiomiopatie, tra cui Cardiomiopatia dilatativa, Cardiomiopatia ipertrofica e Cardiomiopatia restrittiva;
  • Arteriosclerosi;
  • Malattie delle arterie cerebrali;
  • Trombosi venosa profonda e Embolia polmonare,

Queste possono a loro volta aumentare il rischio di condizioni ben peggiori come l’ictus, l’ischemia o l’infarto.

I fattori di rischio non modificabili sono: 

  • Età: il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari aumenta con l’età, soprattutto sopra i 40 anni;
  • Sesso: gli uomini tendono ad essere più suscettibili rispetto alle donne, specialmente prima della menopausa;
  • Storia familiare.

Poi ci sono fattori di rischio modificabili:

  • Fumo di tabacco;
  • Alimentazione non salutare;
  • Sedentarietà;
  • Obesità;
  • Ipertensione arteriosa;
  • Diabete;
  • Colesterolo alto;
  • Stress;
  • Alcol;
  • Sonno insufficiente.

Per questo motivo, molto spesso, le cure vengono abbinate a un miglioramento delle proprie abitudini sia alimentari che fisiche.

effetti del cbd sul cuore

Quali sono gli effetti del CBD sul cuore?

I fattori di rischio delle malattie cardiovascolari possono essere ridotti grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti del CBD

Il CBD non agisce come i normali farmaci, che si limitano ad assopire i sintomi di malattie già in corso. Aiuta invece l’organismo a lavorare meglio in un modo che a breve approfondiremo. Gli dà quella spinta affinché svolga correttamente le proprie funzioni e ti aiuti a rimanere in salute. 

Scopriamo quali sono i 3 effetti del CBD sul cuore. 

1. Abbassamento della pressione sanguigna

Uno tra i più importanti effetti sul cuore del CBD è l’abbassamento della pressione sanguigna. Sono stati realizzati sia dei test sugli animali sia sugli umani, come questo studio incrociato dove è stata somministrata una singola dose di cannabidiolo in maschi sani. I volontari sono stati sottoposti a stress e poi gli è stata somministrata la dose di CBD. Il risultato è stato che la pressione sanguigna è scesa. CBD 

Le proprietà antinfiammatorie del CBD aiutano nella riduzione dei livelli di colesterolo, che abbiamo visto essere un fattore di rischio per l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Il cannabidiolo rilassa le pareti arteriose, riduce la pressione sanguigna e di conseguenza anche il livello di colesterolo. 

2. Gestione del peso

Una delle cause principali di un’insufficienza cardiaca congestizia è proprio l’obesità, quindi mantenere un peso adeguato è essenziale per proteggere la salute del cuore. Secondo uno studio pubblicato nel 2016 e intitolato “Cannabidiol promotes browning in 3T3-L1 adipocytes”, il CBD potrebbe dare un grande contributo nel controllo del peso. 
In particolare, è stato osservato che il CBD può stimolare la trasformazione delle cellule di grasso bianco in grasso bruno. Questo tipo di grasso, a differenza del grasso bianco, è più attivo nel consumo energetico poiché contiene più mitocondri, le “centrali energetiche” delle cellule, che aiutano a bruciare calorie. Il grasso bianco, invece, accumula lipidi in eccesso e si distribuisce nel corpo, aumentando il rischio di obesità.

3. Azione sui vasi sanguigni

In questa ricerca è stato approfondito il ruolo del cannabidiolo nel sistema cardiovascolare. Il CBD ha delle azioni dirette sulle arterie causando un vasorilassamento, protegge dai danni vascolari, riduce le dimensioni di un infarto e aumenta il flusso sanguigno. Dai dati emerge quindi che il trattamento a base di CBD ha un impatto positivo sul cuore, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. 

Molto spesso le malattie cardiache hanno alla base proprio un’infiammazione, come quella che può colpire i vasi sanguigni e che impedisce un corretto flusso sanguigno. Nel momento in cui il CBD riduce l’infiammazione, i vasi possono pompare il giusto quantitativo di sangue al cuore. 

Quindi, anche CBD e battito cardiaco sono collegati, poiché può abbassare la frequenza cardiaca, aiutando in casi gravi di aritmia. 

4. Riduzione del colesterolo

Come risaputo, il CBD ha proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre i livelli di colesterolo, un tipo di lipide, nel sangue. 

Secondo uno studio recente del 2024, denominato “LDL: What to Know About the “Bad” Cholesterol”, le lipoproteine a bassa densità (LDL), il cosiddetto “colesterolo cattivo”, sono capaci di creare dei veri e propri blocchi nei vasi sanguigni, con conseguente alto rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come infarto, ictus e aterosclerosi, una condizione in cui le arterie si induriscono e si restringono a causa dell’accumulo di placca.

In questo caso, il CBD risulta molto utile nel rilassare le pareti arteriose, diminuendo la pressione sanguigna. Un altro studio del 2020, “Vasodilatory effects of cannabidiol in human pulmonary and rat small mesenteric arteries: modification by hypertension and the potential pharmacological opportunities”, sostiene che il CBD sia in grado di aumentare i livelli di HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”.

5. Trasformazione del grasso

Non dobbiamo inoltre dimenticare, come abbiamo sottolineato poco fa, che il cannabidiolo influisce anche sull’appetito. Questo fattore può rientrare tra gli effetti del CBD sul cuore perché l’obesità è un fattore di rischio. 

Il cannabidiolo è in grado non soltanto di regolare lo stimolo della fame ma anche di trasformare il grasso cattivo in grasso buono, riducendo il rischio di insufficienza cardiaca. 

Ci sono rischi nell’utilizzo del CBD se si soffre di aritmia?

E se soffri di aritmia? Sono stati condotti degli studi da cui è emerso che il cannabidiolo potrebbe essere un antiaritmico, grazie al ruolo che svolge sui recettori CB1 del sistema endocannabinoide. 

Esistono però altre ricerche da cui è emerso che l’uso di cannabis potrebbe aumentare il rischio di aritmia. E anche alcuni medici consigliano di evitare l’uso di cannabis. 

In realtà, il problema sembra correlato al THC, quindi alla componente psicoattiva della cannabis. I rischi sembrano quindi essere maggiormente collegati alla marijuana, dove la percentuale di THC è elevata. Inoltre, l’aumento cardiaco registrato nello studio appena citato è stato rilevato in soggetti che avevano una dipendenza da cannabis, non si trattava quindi di consumatori occasionali che l’hanno provata a scopo terapeutico.  

I prodotti a base di CBD che trovi in commercio presentano soltanto una piccola componente di THC, troppo bassa per procurare lo sballo. Questa percentuale è stata riconosciuta dallo Stato italiano come sicura per la salute. 

Qual è l’effetto collaterale di maggior rilievo del cannabidiolo?

Il CBD sembra essere ben tollerato da tutti. Durante i test condotti dagli scienziati non sono mai emersi degli effetti collaterali gravi. Solo in alcuni rari casi si sono verificati episodi di secchezza delle fauci, affaticamento e variazioni di appetito. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che ha un buon grado di sicurezza

Se però dobbiamo proprio trovare una controindicazione, questa è la possibilità di interazione con altri farmaci. Se stai già seguendo una cura per il colesterolo, per la pressione o per qualsiasi altro disturbo legato al cuore, il consiglio è sempre quello di contattare il tuo medico. 

Il problema deriva dal fatto che, se assumi sia CBD sia altri farmaci, il fegato potrebbe non essere in grado di metabolizzarli tutti correttamente. Questo potrebbe portare all’inefficacia della cura così come agli effetti collaterali che abbiamo appena visto. 

Chiedere consiglio al medico può aiutarti anche a capire qual è il giusto quantitativo di CBD da assumere e in quale concentrazione, perché in commercio puoi trovare davvero molti prodotti diversi tra loro.

Uno studio degli effetti del CBD sul cuore

Una revisione scientifica, che ha raccolto tutte le informazioni attualmente disponibili, ha dichiarato che il CBD, grazie alle sue potenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, offre una promettente terapia per diverse patologie cardiache. 

Riduzione dello stress ossidativo e protezione cellulare:

  • Il CBD combatte i radicali liberi, limitando la produzione di specie reattive all’ossigeno/azoto che danneggiano le cellule cardiache;
  • Protegge i mitocondri, le “centrali energetiche” delle cellule, garantendo il loro corretto funzionamento;
  • Inibisce l’attivazione della caspasi, una proteina che innesca la morte cellulare;
  • Regola l’omeostasi ionica, l’equilibrio di cariche elettriche che è fondamentale per la contrazione cardiaca.

Azione antinfiammatoria e modulazione della risposta immunitaria:

  • Il CBD riduce l’infiammazione, un fattore chiave nello sviluppo di molte malattie cardiache;
  • Limita la secrezione di citochine, proteine che favoriscono l’infiammazione;
  • Riduce l’infiltrazione di cellule immunitarie nel tessuto cardiaco, diminuendo il danno tissutale;
  • Contenendo l’infiammazione, il CBD riduce l’area di infarto e la formazione di fibrosi.

Effetti mediati dal sistema endocannabinoide:

  • Il CBD agisce su diversi recettori e molecole del sistema endocannabinoide, che svolge un ruolo chiave nella salute cardiovascolare;
  • L’attivazione di questi recettori modula la vasodilatazione, la contrazione cardiaca e altri processi cruciali per il benessere del cuore.

Il CBD è stato somministrato a pazienti con diverse patologie cardiache in un’ampia gamma di dosi, dimostrandosi sicuro e ben tollerato. La bassa frequenza di effetti avversi e controindicazioni lo rende un candidato promettente per il trattamento di diverse malattie cardiache.

L’erba fa bene al cuore ed è preferibile, confermano gli scienziati, poiché ha origine naturale e non sintetica come gli altri farmaci. 

Uno studio più recente del 2024, intitolato “Therapeutic potential of cannabidiol (CBD) in the treatment of cardiovascular diseases”, ha esaminato il potenziale terapeutico del CBD nel trattamento delle malattie cardiovascolari. 

Estrapolo subito i risultati principali dallo studio per te.

I risultati principali dello studio mostrano che il CBD potrebbe avere effetti benefici nel trattamento di alcune condizioni cardiovascolari grazie alle sue proprietà:

  • Antinfiammatorie: riduce l’infiammazione del tessuto cardiaco, il che può aiutare in condizioni come la miocardite.
  • Vasodilatatorie: favorisce il rilassamento dei vasi sanguigni, contribuendo a una migliore circolazione e riduzione della pressione arteriosa.
  • Antifibrotiche: il CBD può rallentare o prevenire la fibrosi (formazione di tessuto cicatriziale) nel cuore, risultando utile in patologie come la cardiomiopatia diabetica.
  • Antiossidanti: combatte lo stress ossidativo, che è un fattore chiave in molte malattie cardiovascolari e contribuisce alla protezione dei tessuti cardiaci.

Questi effetti suggeriscono che il CBD possa svolgere un ruolo protettivo e terapeutico in una serie di patologie cardiache, come la cardiotossicità indotta da farmaci e i danni da ischemia-riperfusione, tipici degli infarti.

Metodi naturali per aiutare il benessere del cuore

Le abitudini giocano un ruolo importantissimo nelle malattie cardiache, non è un caso che i trattamenti prevedano una combinazione di farmaci a una dieta sana e a una giusta dose di esercizio fisico. 

Dal punto di vista alimentare è molto importante eliminare tutto ciò che può portare all’ipertensione o all’obesità. Per fortuna la nostra dieta mediterranea, se seguita senza eccessi, sembra essere benefica per l’organismo. 

Vanno poi ridotte delle cattive abitudini come l’eccesso di fumo e alcol. Oltre a far insorgere malattie cardiovascolari possono essere responsabili di tantissimi altri disturbi. 

È importante anche riuscire a condurre una vita senza stress, quindi ritagliarsi del tempo per rilassarsi e dormire un giusto quantitativo di ore. In questo può aiutare molto anche svolgere attività fisica. 

E visto che siamo in tema di rimedi naturali, per prevenire l’insorgenza di malattie al cuore puoi abbinare queste buone abitudini al CBD. È una sostanza 100% naturale in grado di equilibrare il tuo corpo alla radice, stimolandone il corretto funzionamento. 

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