Il triptofano ha molte proprietà, come la stimolazione della serotonina e della melatonina. La prima aiuta il buonumore e la seconda il sonno e il riposo regolare. Scopri i modi di utilizzo e gli integratori naturali per aiutare il benessere del tuo corpo e della tua mente.

Ti trovi in un periodo in cui sei ansioso o triste? Ti sembra di non riuscire a tenere il passo della vita moderna? Le cose da fare ti stanno schiacciando? E magari la notte non riesci neppure a dormire?

È assolutamente normale. 

La società attuale ci richiede ritmi, tra il lavoro, lo svago e la vita privata, che molto spesso necessitano di più energie rispetto a quelle che siamo in grado di dare. E sembra che il tempo per riposare non sia mai abbastanza. 

Magari provi dello stress sul posto di lavoro o in famiglia, oppure percepisci un malessere che non sai bene da dove arrivi. Questo ti fa vivere male il giorno e anche la notte, l’unico momento in cui vorresti staccare la testa e trovare un po’ di pace. 

E ti chiedi se esista un modo per stare meglio. 

Siamo qui per darti una buona notizia: esiste una soluzione a questo stato che può permetterti di essere più contento durante il giorno e più sereno la notte. 

Hai mai sentito parlare delle proprietà del triptofano?

Forse no, ma sicuramente hai sentito parlare della serotonina, il famoso “ormone del buonumore”. 

Ebbene, il triptofano è un composto in grado di stimolare la produzione di serotonina, responsabile del tuo umore, e di melatonina, responsabile della qualità del tuo sonno. 

Se ancora non le conosci, scopri insieme a noi quali sono le proprietà del triptofano e come possono aiutarti a raggiungere il tuo benessere

Cos’è il triptofano

Il triptofano, chiamato anche L-triptofano, è un aminoacido essenziale. È essenziale perché, proprio come abbiamo già anticipato, non viene prodotto direttamente dall’organismo ma deve essere assunto attraverso una dieta nella quale sono previsti cibi che lo comprendono. 

Come influisce sulla serotonina? In modo molto semplice: nel momento in cui viene assunto l’organismo lo converte in serotonina.

Al corpo bastano anche piccole quantità di triptofano per aumentare i livelli di serotonina. Questa conversione avviene sia nel sistema nervoso sia direttamente nell’intestino, proprio perché l’aminoacido viene assunto attraverso il cibo. 

Infatti, il triptofano ha diverse funzioni vitali per il nostro metabolismo e per il nostro benessere psicofisico:

  • È uno dei componenti delle proteine: è uno dei mattoni che formano le proteine ed è quindi indispensabile per la crescita, la riparazione e il mantenimento delle strutture corporee;
  • È il precursore della serotonina: è possibile combattere l’ansia con il triptofano e favorire la sensazione di felicità;
  • Ed è il precursore della niacina: è una vitamina del gruppo B che partecipa ai processi di produzione di energia a livello cellulare, è importante per il funzionamento del sistema nervoso, del sistema immunitario e della pelle.

Ma vediamo di capire quali sono i benefici del triptofano perché è così importante per il nostro benessere psicofisico.

la molecola del triptofano
Molecola di triptofano

A cosa serve il triptofano

Partendo da cos’è il triptofano, ossia il precursore di serotonina e melatonina, ne derivano alcuni principali effetti: 

  • Migliora l’umore: la principale funzione del triptofano è proprio quella di aumentare i livelli di serotonina e di conseguenza di migliorare lo stato d’animo; 
  • Influisce positivamente sul sonno: un secondo grande effetto del triptofano è proprio quello che riguarda la melatonina, ossia l’ormone che si occupa di regolare il ciclo sonno-veglia. Il triptofano con melatonina rende più semplice addormentarsi e più difficile svegliarsi (dato che il triptofano lavora sulla fase REM, dove il sonno è più profondo). Un sonno migliore aiuta anche l’umore a essere più positivo, tanto da trattare persino soggetti che soffrono di depressione;
  • Migliora la memoria: da studi scientifici è emerso che il triptofano è addirittura in grado di incidere a livello cerebrale migliorando la memoria; 
  • Produce maggiore energia: il triptofano è determinante nella sintesi della niacina, che converte i macronutrienti (alimenti che introduci nell’organismo in grande quantità e da cui deriva il principale apporto energetico) in energia;
  • Aiuta a controllare il peso corporeo: grazie alla sua influenza sulla serotonina, che modula il senso di sazietà e riduce la voglia di zuccheri e carboidrati; 
  • Migliora le prestazioni sportive: aumenta la resistenza alla fatica e la concentrazione.

È importante stimolare la serotonina attraverso fonti esterne perché la maggior parte di quella che viene prodotta dall’organismo arriva proprio dai batteri presenti nell’intestino. Ma qual è il problema? Che non è in grado di arrivare fino al sistema nervoso centrale, ciò che invece è possibile grazie al triptofano. 

Il processo è il seguente: il triptofano, dopo essere stato assunto, viene convertito dall’organismo in serotonina la quale, a sua volta, crea melatonina attraverso la ghiandola pineale che si trova nel cervello. 

a cosa serve il triptofano

Dove si trova il triptofano

Per godere di tutti i benefici di questo amminoacido, è essenziale sapere in quali alimenti si trova il triptofano

Il triptofano si trova principalmente nei cibi proteici, sia di origine animale che vegetale. 

Tra gli alimenti di origine animale più ricchi di triptofano ci sono:

  • Uova;
  • Latte;
  • Carne (pollo, tacchino, manzo);
  • Pesce (salmone, tonno, merluzzo).

Tra gli alimenti di origine vegetale più ricchi di triptofano troviamo: 

  • Legumi (fagioli crudi, soia, lenticchie);
  • Frutta secca (mandorle dolci secche, nocciole, pistacchi);
  • Semi (sesamo, girasole, zucca);
  • Cereali (farro, avena, riso integrale).

Altri alimenti che contengono triptofano sono il cioccolato fondente, il formaggio, lo yogurt, la ricotta, l’alga spirulina e la banana. 

Qual è l’alimento che contiene più triptofano? Gli alimenti più ricchi di triptofano per 100 grammi di prodotto sono:

  • La soia (590 mg);
  • I semi di zucca (576 mg);
  • Il parmigiano (560 mg);
  • I datteri (500 mg);
  • Le mandorle dolci secche (394 mg).

Se vuoi integrare questo aminoacido nella dieta non devi interessarti solamente di quelli che sono gli alimenti che lo contengono. Ovviamente, il triptofano non è l’unica sostanza da cui sono composti e le altre componenti potrebbero incidere sull’assimilazione. 

Invece la banana, ad esempio, è un alimento ottimo per il tuo organismo sotto tantissimi punti di vista, anche per il triptofano. 

dove si trova il triptofano

Quando fa bene assumere triptofano?

Una dieta varia ed equilibrata può garantire un apporto adeguato di questo nutriente in ogni caso, ma ci sono alcune situazioni in cui può essere utile integrarlo con appositi supplementi. Quindi ci sono dei casi in cui può davvero fare la differenza

Sapendo a cosa serve il triptofano, possiamo concludere che è importante assumerlo

  • Quando si soffre di insonnia o disturbi del sonno: il triptofano può aiutare a migliorare la qualità e la durata del sonno; 
  • Se si è stressati o depressi: può contribuire a ristabilire i livelli ottimali e a contrastare i sintomi di ansia, depressione e irritabilità;
  • Se si vuole perdere peso: può aiutare a seguire una dieta ipocalorica senza soffrire la fame;
  • Quando si pratica attività fisica: può aiutare a sfruttare al meglio le proprie potenzialità fisiche e mentali.

Quando va preso il triptofano? Non c’è una regola fissa su quando prenderlo. Molto dipende dal motivo per cui hai deciso di provare il composto. 

Puoi prendere il triptofano durante il giorno se il tuo intento è quello di migliorare l’umore e la memoria. Se vuoi migliorare le prestazioni fisiche prendilo prima dell’allenamento. Se invece vuoi provare il triptofano per dormire meglio, puoi assumerlo prima di andare a dormire.

Ma fai attenzione perché non è importante solamente quando prenderlo, ma anche come. Devi assumerlo in modo regolare e costante se vuoi ottenere i benefici a lungo termine. Ci sono poi dei trucchi per facilitare l’assorbimento, come vedremo più avanti. 

Il triptofano può essere molto utile in casi specifici, come per il trattamento dell’insonnia o dell’ansia, ma non cercare mai di fare delle diagnosi da solo. Un medico o un esperto del settore può darti tutte le informazioni di cui hai bisogno sul dosaggio e sul momento migliore per assumere il composto. 

Integrare il triptofano nella dieta può essere utile?

Il triptofano può essere assunto attraverso i cibi che abbiamo elencato prima oppure attraverso gli integratori. In questi ultimi la concentrazione di triptofano è ovviamente maggiore e si rischia il sovradosaggio se si vuole strafare. Al contrario, attraverso una dieta equilibrata è molto più facile assimilare solo il triptofano sufficiente a riportare il buonumore. 

Non pensare che l’apporto di triptofano derivante dagli alimenti sia insufficiente per raggiungere dei risultati. A dimostrarlo è una ricerca del 2014 sugli effetti dello stress e del potenziamento alimentare del triptofano sul desiderio di alcol nei bevitori cronici. I ricercatori hanno potenziato il livello di triptofano nella dieta per capire se potesse modulare il desiderio di alcol. Nei soggetti che facevano un occasionale consumo eccessivo di alcol ne ha ridotto il bisogno, proprio perché ha ridotto lo stress dal quale erano afflitti. 

Questo ci dimostra che una dieta pensata per aumentare i livelli di serotonina attraverso l’assunzione di triptofano può effettivamente dare risultati. 

Altri modi per integrare il triptofano in modo naturale?

Oltre all’alimentazione, ci sono altri modi per integrare il triptofano in modo naturale nella propria routine?

Ecco alcuni semplici consigli che ci sentiamo di darti:

  • Introduci integratori alimentari a base di triptofano o di sostanze naturali simili, come il CBD, che ti permettono di ottenere i medesimi risultati positivi, combattono lo stress, aiutano a dormire meglio e ritrovare benessere psicofisico;
  • Abbina il triptofano a fonti di carboidrati complessi come cereali integrali, frutta e verdura per favorire il trasporto del triptofano al cervello e la sua conversione in serotonina;
  • Evita di consumare troppi alimenti ricchi di proteine animali, zuccheri semplici e grassi saturi perché possono ostacolare l’assorbimento e ridurre le proprietà del triptofano; 
  • Assumi vitamine del gruppo B, magnesio e zinco, sono micronutrienti coinvolti nel metabolismo del triptofano e ne potenziano l’azione;
  • Pratica attività fisica moderata e regolare, poiché stimola la produzione di endorfine e serotonina, migliorando l’umore e il benessere psicofisico.

Come ogni altra sostanza, anche naturale, ricorda sempre di integrare il triptofano nella tua giornata in modo graduale e di abituare dolcemente il tuo organismo. Non assumere subito dosi elevate pensando di raggiungere l’obiettivo più velocemente. Inizia con la dose minima consigliata e poi aumenta progressivamente finché vedi qualche cambiamento.

Quanti mg di triptofano si possono assumere al giorno?

Come per tante altre sostanze non esiste una risposta univoca. Il dosaggio del triptofano può variare a seconda di diversi fattori come l’età, il peso, l’alimentazione e lo stato di salute.

Puoi assumerlo ogni giorno, in diverse quantità e in dosi separate nell’arco della giornata a seconda dello scopo e delle condizioni individuali. 

Il Dipartimento della Salute dell’Università del Michigan ha individuato alcuni dosaggi giornalieri consigliati per:

  • Disturbi del sonno e insonnia: da 1.000 a 2.000 mg, con una dose più elevata durante la giornata e una più bassa prima di andare a dormire; 
  • Dolore cronico o emicrania: da 2.000 a 4.000 mg ripartiti nell’arco della giornata;
  • Depressione o ansia: sempre da una base di 2.000 fino a 6.000 mg;
  • Trattamento della sindrome premestruale o della PMDD: 2.000 – 4.000 mg ripartiti nell’arco della giornata;
  • Migliorare il tono dell’umore: da 300 a 1.000 mg al giorno.

Ti ricordiamo ancora una volta l’importanza di consultare il medico prima di assumere il triptofano. Un professionista può stabilire il dosaggio più adatto alle tue esigenze ed evitare eventuali effetti collaterali o interazioni con altri farmaci.

Quali sono gli effetti collaterali del triptofano?

Di solito gli alimenti naturali sono i più consigliati per evitare controindicazioni. Tuttavia, quando parliamo di sostanze potenti potrebbero verificarsi delle risposte allergiche oppure delle interazioni con altre sostanze. 

Generalmente il triptofano è ben tollerato. Sono stati effettuati ormai numerosi test scientifici e non sono emersi effetti collaterali nel momento in cui i soggetti coinvolti hanno assunto la dose consigliata. 

Tuttavia, se viene assunto in modo eccessivo oppure improprio, le principali controindicazioni sono: 

  • Sonnolenza, vertigini e ridotta vigilanza: sono gli effetti più comuni e prevedibili del triptofano, dato che favorisce la produzione di serotonina e melatonina, possono essere pericolosi per chi deve guidare, lavorare o svolgere attività che richiedono attenzione e concentrazione;
  • Nausea, vomito e diarrea: soprattutto se assunto a stomaco vuoto o in dosi elevate il triptofano può irritare la mucosa gastrica e intestinale, causando disturbi digestivi e malassorbimento;
  • Cefalea, emicrania e ipertensione: sono gli effetti più rari ma più gravi del triptofano dovuti alla sua capacità di aumentare la pressione sanguigna e di provocare vasocostrizione, il triptofano può infatti stimolare la produzione di serotonina anche a livello delle arterie cerebrali causando mal di testa, emicrania e ipertensione;
  • Sindrome serotoninergica: è una condizione potenzialmente letale che si verifica quando i livelli di serotonina nel cervello diventano troppo alti, a causa di un sovradosaggio di triptofano o di una interazione con altri farmaci o integratori che aumentano la serotonina (come antidepressivi, ansiolitici, antistaminici, erbe come il ginkgo biloba o il ginseng). 

È anche importante sapere dopo quanto fa effetto il triptofano per evitare di esagerare: il tempo varia da persona a persona, ma in generale si dovrebbero avvertire i primi effetti antidepressivi dopo circa 3 settimane di assunzione regolare, mentre basta una sola dose per migliorare la qualità del sonno.

Chi non dovrebbe assumere triptofano?

Tutti possono assumere triptofano senza rischi? Visti gli effetti potenti di questo amminoacido, ci sono alcune categorie di persone che dovrebbero limitarne l’uso se non per dire evitarlo del tutto.

Non dovrebbe assumerlo chi: 

  • Soffre di gravi malattie epatiche o renali, perché il loro organismo non è in grado di metabolizzare ed eliminare correttamente il triptofano;
  • È in gravidanza o allattamento, perché non ci sono studi sufficienti sulla sicurezza del triptofano in queste condizioni;
  • Ha la sindrome dell’eosinofilia-mialgia, una rara malattia che provoca infiammazione e dolore muscolare e che è stata associata all’assunzione di triptofano contaminato;
  • Assume farmaci antidepressivi, antipsicotici, ansiolitici o altri che influenzano i livelli di serotonina, perché il triptofano potrebbe potenziarne gli effetti e causare una sindrome serotoninergica.

Per tutti questi motivi prima di assumere triptofano è sempre consigliabile consultare il medico o il farmacista per valutare la necessità, il dosaggio e la durata del trattamento.

Il legame tra triptofano e CBD

Come il triptofano, anche altre sostanze naturali sono in grado di aumentare i livelli di serotonina e di riportare il buonumore: tra queste troviamo i cannabinoidi, presenti nella pianta di canapa. 

I cannabinoidi, nello specifico CBD e THC, intervengono sui livelli di serotonina poiché interagiscono con il sistema endocannabinoide presente nel sistema nervoso centrale e periferico. Il sistema endocannabinoide regola moltissime funzioni dell’organismo come l’appetito, il sonno e ovviamente anche l’umore.

Particolarmente efficaci sono i prodotti dove il CBD, il più importante principio attivo della canapa, è combinato al Tetraidrocannabinolo (o THC). Infatti quest’ultimo interagisce con i recettori CB1 del sistema responsabili dell’attivazione dei cosiddetti neuroni serotoninergici. È proprio da questi neuroni, presenti nel sistema nervoso centrale e nell’apparato gastrointestinale, che viene sintetizzata la serotonina. 

Numerose ricerche scientifiche hanno testato i prodotti a base di CBD nella cura di ansia, stress e depressione. I risultati sono stati così incoraggianti da renderli una valida alternativa naturale ai farmaci ansiolitici e antidepressivi. Anche perché il CBD risolve il problema alla fonte, diversamente dai farmaci tradizionali, e lo fa senza provocare dipendenza o assuefazione. 

Nel momento in cui il CBD è unito al THC e a tutte le altre sostanze naturali presenti nella pianta di canapa avviene il cosiddetto “effetto entourage”. Le proprietà di tutte queste sostanze, e in particolare i benefici del CBD, vengono amplificate proprio grazie al loro lavoro in sinergia. 

Gli integratori che assolvono alle funzioni del triptofano

A una dieta equilibrata puoi unire il sapiente uso di integratori naturali, ideali per trattare i disturbi di cui soffri o semplicemente per aiutarti a rimanere in salute e prevenire così l’insorgere di future malattie. 

Gli integratori naturali sono generalmente più sicuri rispetto ai farmaci tradizionali, anche se devi prestare sempre attenzione al corretto dosaggio e alle modalità d’uso. 

Ci sono vari prodotti al CBD disponibili sul mercato, ognuno con la propria modalità di assunzione. Ad esempio, l’olio al CBD può essere aggiunto a bevande calde o fredde, oppure può essere assunto direttamente sotto la lingua. Esistono anche tisane al CBD già pronte, caramelle al CBD e altri prodotti che possono essere utilizzati per vari scopi, come alleviare il dolore o ridurre lo stress.

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