Sei uno sportivo e può capitare che tu venga sottoposto a test antidroga? Hai trovato un lavoro che ti richiede un regolare esame delle urine? O magari le Forze di Polizia ti hanno fermato e per questo devi fare un controllo?
Prima di parlare di quanto dura il CBD nelle urine, dobbiamo chiarire che gli attuali test antidroga non cercano la presenza di CBD.
Il CBD è un principio attivo estratto dalla pianta di cannabis privo di effetti psicoattivi, considerato quindi sicuro e attualmente utilizzato per le sue innumerevoli proprietà benefiche.
Ciò che gli esami antidroga cercano è piuttosto il THC.
È un composto simile al CBD, anch’esso estratto dalla pianta di cannabis, ma con effetti psicoattivi, quindi con la capacità di procurare sballo se assunto in dosi elevate. I test cercano proprio il livello di THC poiché, se alto, può denotare un consumo di marijuana.
A differenza della marijuana tradizionale che viene considerata uno stupefacente in molti Paesi, tra cui anche l’Italia, la cannabis light legale contiene alti livelli di CBD ma una bassa percentuale di THC. Questa percentuale, stabilita dallo stato, viene considerata sicura per la salute.
Il problema sorge quando il prodotto finale contiene livelli di THC più elevati di quelli legali. In questo caso, il test antidroga potrebbe dare un esito positivo.
Per evitare questo inconveniente è consigliabile acquistare prodotti da rivenditori sicuri e autorizzati, leggendo sui test di laboratorio dei prodotti finali l’effettiva percentuale di THC. Se nonostante questo ti rimane comunque il dubbio, scopriamo subito quanto dura il CBD nelle urine.
Si possono trovare tracce di CBD nelle urine?
Prima di tutto devi sapere che i cannabinoidi sono liposolubili. Significa che, dopo l’assunzione, entrano velocemente nel flusso sanguigno. Questo è il motivo per cui il loro effetto è così rapido dopo l’assunzione. Ma, dall’altra parte, significa anche che vanno a fermarsi nel tessuto adiposo.
I reni hanno poi il compito di espellere la sostanza e questo spiega il perché degli esami delle urine.
La presenza e la permanenza di cannabinoidi nelle urine dipendono da diversi fattori. In primis certamente la frequenza nel consumo di cannabis, abbiamo infatti già accennato che nei consumatori saltuari la sostanza rimane nell’organismo per un periodo di tempo inferiore. Poi incide la quantità di cannabis assunta e la propria dieta. Infine, è importante anche la propria corporatura e la massa grassa.
Da tutte queste variabili dipendono la quantità e la durata delle tracce di cannabinoidi nelle urine.
Abbiamo però detto che il CBD non è la sostanza ricercata dai test delle urine. Quindi, se anche dovessero essercene tracce, questo al momento viene considerato legale. Inoltre, a differenza degli Stati Uniti, in Italia non vengono eseguiti test antidroga così specifici se non in casi molto particolari. Nei test normali è difficile che emergano tracce di CBD, anche perché questo viene assorbito molto velocemente dall’organismo.
Quanto dura il CBD nelle urine?
Anche gli scienziati si sono chiesti quanto dura il CBD nelle urine e a darci una risposta è stato uno studio realizzato da un team di italiani composto da ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma e da ricercatori del Centro Nazionale Dipendenze e Doping delle Marche. Lo studio è stato condotto proprio sulla cannabis light, data la sua vasta diffusione.
I partecipanti hanno fumato 1 grammo di cannabis light, ossia di cime contenenti una concentrazione di THC inferiore allo 0,2%. Dopodiché è stato realizzato uno screening dei fluidi, quindi un esame delle urine e della saliva.
Nei primi 30 minuti dopo aver fumato, nel fluido orale c’era una concentrazione di THC da 2,5 a 21,5 ng/mL. Poi il valore è diminuito progressivamente fino a restituire un esito negativo. Invece nelle urine è stato registrato un valore di 15,1 ng/mL di CBD e 1,8 ng/mL di THC.
La conclusione stabilita dai ricercatori è che i consumatori di una singola dose da 1 grammo di cannabis light non sono risultati positivi allo screening delle urine. Tuttavia, sarebbero risultati positivi se gli fosse stato effettuato uno screening in loco nella prima ora dopo aver fumato.
In caso di quantità superiore, si stima che il CBD possa rimanere nelle urine per circa una settimana, ma in alcuni casi anche più a lungo.
Secondo altre fonti scientifiche, se l’uso è prolungato nel tempo le tracce nelle urine possono essere visibili anche per diverse settimane.
Come si effettuano i test antidroga
Quando parliamo di drug test, o test antidroga, dobbiamo distinguere le diverse tipologie. È importante conoscere i tipi di test perché i risultati possono cambiare molto da uno all’altro.
Per capire se c’è stato un uso recente di sostanze, l’esame più comune e veloce è quello delle analisi del sangue. Attraverso un prelievo è possibile capire se di recente un soggetto ha assunto qualche sostanza. Tracce di THC, che in quantità elevate viene considerato una droga, possono rimanere nel sangue per 1 settimana nel caso di consumatore saltuario e fino a 2/3 settimane nei consumatori abituali.
Se invece un’autorità vuole capire se c’è stato un consumo di sostanze stupefacenti negli ultimi 3 mesi richiederà un test delle urine. Questo esame, a differenza delle analisi del sangue, permette di andare abbastanza indietro nel tempo.
Per andare ancora più a ritroso c’è infine il test del capello. È quello utilizzato dalle Forze dell’Ordine quando, durante un controllo, fermano un soggetto che potenzialmente potrebbe essere sotto effetto di droga. Viene richiesto subito un esame delle urine e, nel caso in cui fosse positivo, successivamente vengono richiesti test del capello che possono addirittura durare per anni.
Quanto tempo per smaltire il CBD
Come abbiamo visto poco fa, il periodo di tempo in cui le tracce di cannabinoidi rimangono nell’organismo varia da soggetto a soggetto, dalla frequenza di utilizzo e dalla quantità di prodotto assunta.
Il metabolismo è infatti diverso in ciascuno di noi e anche il metodo di assunzione fa una grande differenza.
Una dose viene smaltita abbastanza velocemente dall’organismo, come ha appena dimostrato il test effettuato dai ricercatori italiani. Problemi maggiori si presentano per i consumatori abituali. Tracce di cannabinoidi possono comparire nelle urine di un consumatore regolare, quindi un soggetto che consuma cannabis più volte alla settimana, fino a un mese dopo.
Ancora più grave è la situazione di chi assume cannabis più volte al giorno, perché i suoi esami possono rimanere positivi per addirittura 2 mesi.
Non esiste quindi una risposta che vada bene per tutti. Quel che è certo è che, se sai di avere dei test, è meglio limitare il consumo nel periodo antecedente. Per limitare l’esito nel test delle urine ti consigliamo di non consegnare la prima urina della giornata, più ricca di metaboliti, ma di urinare qualche volta prima di prelevare il campione per il test.
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Come smaltire CBD e THC
La buona notizia è che esistono dei “trucchi” per smaltire più velocemente i cannabinoidi. In realtà, ha tutto a che fare con le variabili che abbiamo elencato, quindi l’alimentazione e lo stile di vita. Questo vale più che altro per i test del sangue e delle urine, perché sul test del capello c’è davvero poco da fare.
Vediamo quali sono le abitudini che possono aiutarti a smaltire più rapidamente CBD e THC:
- Acqua: devi bere molta acqua al giorno, i due litri consigliati per mantenersi in salute, poiché l’acqua aiuta a depurare l’organismo e diluisce i cannabinoidi presenti nelle urine (affinché le tue urine non siano eccessivamente diluite, e non destino quindi sospetti, compensa con l’assunzione di un integratore a base di creatina);
- Dieta sana: come avrai già capito la durata delle tracce di cannabinoidi nell’organismo dipende anche dalla dieta poiché si legano alla massa grassa, ciò significa che devi limitare i cibi che aumentano la massa grassa in favore della massa magra;
- Attività fisica: sempre rimanendo in tema di massa magra, l’esercizio fisico ti può aiutare a bruciare i grassi, inoltre ti fa sudare e questo è un altro metodo per espellere le sostanze assunte.
Non si tratta di un rimedio magico, ma di buone abitudini da seguire se vuoi iniziare un periodo di astinenza. Il consiglio è sempre quello di dosare con sapienza il prodotto ed evitare di assumerlo se sai che hai di fronte un test da affrontare.
Assicurati di scegliere prodotti che non compromettano i test
Ora che sai quanto dura il CBD nelle urine puoi scegliere con maggiore consapevolezza quali prodotti assumere, quando e in che quantità. Il vero problema della cannabis è sempre il livello di THC contenuto, ecco perché la cannabis legale prevede una percentuale estremamente bassa.
Devi però fare attenzione alle leggi italiane perché, ad esempio, in Italia è vietato fumare cannabis, anche quella light. Questo significa che non potrai giustificarti dicendo che hai fumato della cannabis legale.
In generale, l’organismo smaltisce abbastanza velocemente il CBD. L’importante è che tu scelga sempre dei prodotti legali e che ne segua sia le modalità d’uso che il dosaggio consigliato.
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