L’Ice o Lator, noto anche come ice-o-lator, è un prodotto derivante dalla lavorazione della cannabis che si distingue per la sua purezza e la concentrazione di CBD, o cannabidiolo.
Questa sostanza, che sta incuriosendo molto gli appassionati di cannabis, si ottiene attraverso un processo di estrazione a freddo che non impiega solventi chimici, ma si avvale dell’uso di ghiaccio e setacci a maglie fini per separare la resina dai fiori e dalle foglie della pianta di cannabis sativa.
Il risultato? Un hashish legale che preserva i terpeni, componenti responsabili dell’aroma e del sapore della pianta, e mantiene un alto livello di CBD, il principio non psicoattivo della cannabis. L’Ice o Lator è infatti apprezzato per il suo profilo aromatico ricco e naturale e per la sua consistenza che lo rende facile da maneggiare.
Ma quali sono gli effetti dell’Ice o Lator? Principalmente rilassanti, grazie alla presenza del CBD, e non inducono gli effetti psicotropi tipici del THC, il principio attivo che caratterizza altre varietà di hashish.
Dato che si tratta di un prodotto molto particolare, in questo articolo esploreremo più in dettaglio la storia, il processo di produzione e gli effetti dell’Ice o Lator, offrendoti una panoramica completa su questo affascinante prodotto del mondo della cannabis.
Cos’è Ice o Lator?
L’Ice o Lator è un prodotto, ma anche un metodo di estrazione della resina dalle piante senza l’uso di solventi chimici. Originario dei Paesi Bassi, questo metodo si è diffuso per la sua capacità di garantire un prodotto finale di alta qualità.
Il processo di estrazione, che vedremo nel dettaglio tra poco, prevede la cristallizzazione delle ghiandole di resina delle piante a basse temperature, facilitando così la loro separazione. L’Ice o Lator è quindi sia il nome del prodotto finale sia della tecnica di estrazione.
Per quanto riguarda gli effetti dell’Ice o Lator, gli utenti hanno parlato di un profondo rilassamento misto a euforia. Trattandosi di resina, le quantità di cannabinoidi sono elevate e questo rende il prodotto finale potente. Ma dato che stiamo anche parlando di cannabis legale, non si corre il rischio dello “sballo” legalo ad alte percentuali di THC.
Tradizionalmente, uno dei metodi di utilizzo è proprio il fumo. Ma l’ice-o-lator come si fuma, data la sua consistenza? Attraverso una pipa, un bong oppure in un blunt. Ovviamente, prima di scegliere questo metodo d’uso, è necessario informarsi sulle leggi del proprio Paese, poiché il consumo di cannabis è soggetto a diversi regolamenti in base alla nazione.
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Come si ottiene?
L’Ice o Lator è un metodo di estrazione a freddo che consente di separare la resina dai fiori e dalle foglie delle piante senza l’uso di solventi chimici. Il processo inizia con il congelamento del materiale vegetale, che aiuta a cristallizzare le ghiandole di resina. Successivamente, il materiale viene immerso in acqua fredda e agitato, permettendo alla resina di separarsi e depositarsi sul fondo dei setacci.
Questi setacci, noti anche come sacchi Ice o Lator, hanno maglie di diverse dimensioni per catturare la resina mentre lasciano passare il materiale vegetale. Dopo l’agitazione, i sacchi vengono sollevati uno alla volta, iniziando da quello con la maglia più grande fino a quello con la maglia più fine, isolando così la resina pura.
Il risultato è un prodotto concentrato, noto come hashish Ice o Lator, che è privo di residui chimici e particelle di polvere. Questo metodo è apprezzato per la sua capacità di produrre un estratto di alta qualità.
L’estrazione mediante la tecnica Ice o Lator può essere effettuata utilizzando diverse piante aromatiche. Tradizionalmente, questa tecnica è stata sviluppata e utilizzata per la cannabis, tuttavia il processo può essere applicato anche ad altre piante come la menta o la lavanda, che contengono anch’esse ghiandole di resina.
Queste piante vengono scelte per le loro proprietà aromatiche e terapeutiche, che vengono concentrate durante il processo di estrazione.
La storia di Ice o Lator
Secondo la leggenda, le origini di questa pratica risalgono ad Amsterdam e sono legate a un uomo di nome Sadu Sam, che si rese conto della ricchezza di composti oleosi nei tricomi della pianta di cannabis.
La tecnica pionieristica di estrazione della resina di cannabis senza l’uso di solventi chimici, che ha dato origine all’Ice o Lator, venne inizialmente considerata il “segreto di Sadu Sam“. Questo metodo sfrutta le proprietà non solubili in acqua dei tricomi, che sono le ghiandole resinose della pianta di cannabis ricche di cannabinoidi e terpeni.
La leggenda narra che Sadu Sam, un personaggio quasi mitologico nel mondo della cannabis, abbia scoperto che agitando la pianta in acqua ghiacciata, i tricomi si separano dalla materia vegetale grazie alla loro densità e possono essere raccolti attraverso setacci a maglie fini. Il risultato è un hashish puro, privo di impurità e con un profilo aromatico intenso e naturale.
Diverse figure hanno poi rivendicato la paternità dell’invenzione, tra cui Mila Jensen, che ha perfezionato la tecnica per amplificare ancora di più gli effetti dell’Ice o Lator. Nonostante le controversie, l’Ice o Lator rimane uno degli estratti di cannabis più concentrati e apprezzati dagli intenditori.
Come fare Ice-O-Lator
Sebbene molte aziende utilizzino macchinari professionali per la produzione, è possibile realizzarlo anche a casa seguendo alcuni passaggi precisi e utilizzando strumenti facilmente reperibili.
Ingredienti e materiali necessari:
- 25 litri di acqua in un secchio con coperchio
- 1 frullatore
- Termometro
- Tappetini per l’essiccazione
- 2–5 kg di ghiaccio
- Sacchi microforati (bubble bag)
Procedimento:
- Preparazione dei fiori: Metti i fiori di cannabis nel freezer per circa un’ora; questo aiuta a staccare meglio i cristalli di resina.
- Preparazione dell’acqua: Riempi un secchio con acqua ghiacciata fino a 15–18 cm dal bordo.
- Inserimento dei sacchi: Disponi all’interno del secchio i sacchi microforati, iniziando da quello con la maglia più fine fino a quello con la maglia più grande.
- Adesione dei sacchi: Assicurati che non ci siano bolle d’aria tra i sacchi e il bordo del secchio e che siano ben aderenti.
- Fissaggio: Blocca i setacci al bordo del secchio per tenerli stabili.
- Aggiunta del materiale: Versa i fiori nel secchio, poi aggiungi il ghiaccio e altra acqua molto fredda fino a 5 cm dal bordo. I fiori devono essere ben coperti dal ghiaccio. Lascia riposare per 15 minuti, mantenendo la temperatura sotto i 4°C.
- Prima miscelazione: Inserisci il frullatore attraverso un foro nel coperchio, mescolando a bassa velocità per circa 5 minuti, muovendolo dai lati verso il centro.
- Riposo e ripetizione: Lascia riposare per 5 minuti per favorire il distacco dei cristalli, poi riprendi a mescolare. Continua a intervalli fino a quando le foglie galleggiano. Questo processo può durare circa un’ora.
- Filtraggio: Togli il primo sacco (maglia più grande), lascia scolare l’acqua, poi lavalo sotto acqua fredda e muovilo per rilasciare i cristalli.
- Raccolta dei cristalli: I cristalli cadranno nella sacca sottostante (maglia più fine). Rimuovi la sacca, scola l’acqua e piegala per far scivolare i cristalli sui tappetini.
- Ripetizione: Ripeti il processo con la sacca successiva. In totale, il procedimento deve essere ripetuto almeno tre volte usando setacci con maglie di diverse misure:
- Primo ciclo: 120, 90, 73 micron
- Secondo ciclo: 90, 73, 45 micron
- Terzo ciclo: 45, 37, 25 micron
È importante mantenere sempre l’acqua sotto i 4°C, quindi tieni cubetti di ghiaccio a portata di mano.
- Essiccazione: Disponi l’Ice-O-Lator in piccoli pezzi sui tappetini e lascia asciugare per circa 5 giorni in un luogo fresco e asciutto.
Mi raccomando: segui attentamente i passaggi che ti abbiamo indicato perché, anche un piccolo errore, come una temperatura troppo alta o un setaccio montato male, può compromettere l’intero risultato!
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