Il cannabidiolo, meglio conosciuto in commercio con il nome di CBD, è un rimedio naturale molto potente per il trattamento di dolore e infiammazione. Questa sua caratteristica ha portato gli scienziati e gli esperti a pensare che si trattasse di un valido rimedio per contrastare i sintomi della fibromialgia. Così è iniziata la ricerca.
La fibromialgia è una malattia caratterizzata da un dolore cronico che a tratti impedisce a chi ne soffre di lavorare, di muoversi e di vivere una vita normale. Il forte dolore non causa quindi solo problemi di sopportazione fisica. Il fatto che il proprio corpo non risponda agli input della mente causa altre importanti problematiche correlate come l’insonnia, l’ansia e in certi casi anche la depressione.
Il normale trattamento della fibromialgia avviene attraverso farmaci da banco ed esercizio fisico. Tuttavia, a volte, i farmaci si rivelano inefficaci oppure innescano altri disturbi. Ecco perché sempre più persone che soffrono di questa condizione cercano rimedi alternativi in campo naturale.
Scopriamo insieme come funziona il CBD per la fibromialgia, perché potrebbe fare la differenza e come potrebbe aiutarti ad avere una qualità della vita maggiore.
Qual è l’origine della fibromialgia
Prima di addentrarci più a fondo nel funzionamento del CBD, cerchiamo di capire meglio cos’è la fibromialgia. Il termine “fibromialgia” indica una condizione di dolore cronico diffuso in tutto il corpo. È un disturbo di cui soffrono molte persone, anche se può essere confuso con i sintomi di altre patologie.
Questa condizione causa quindi un forte dolore, a tratti invalidante, più tutta un’altra serie di sintomi come l’affaticamento, l’insonnia e altri disturbi emotivi e mentali legati al fatto di non poter vivere una vita totalmente normale. Chi è affetto da fibromialgia deve infatti fermarsi quando sente che il proprio corpo non riesce a sostenere un determinato sforzo, deve regolarmente sottoporsi a cicli di cure e spesso rinuncia ad attività che vorrebbe fare perché convinto che il proprio corpo non sia in grado di sopportarle.
Questo avviene perché le persone affette da fibromialgia sono più sensibili al dolore e lo percepiscono in modo maggiore rispetto alle altre persone.
Le origini possono essere diverse, può dipendere da una storia familiare di parenti affetti a loro volta da fibromialgia, dall’età, dal sesso, da un’infezione virale. Può essere inoltre aggravata da lesioni ripetute, da incidenti e dall’obesità.
Quale farmaco si utilizza per curarla
I trattamenti tradizionali uniscono l’uso di farmaci a esercizi di rafforzamento muscolare e ad abitudini per gestire meglio la malattia a livello mentale ed emotivo.
Per quanto riguarda i farmaci viene solitamente prescritto un antidolorifico come il tramadolo, che è un oppioide sintetico. A questo può essere aggiunto un miorilassante per il rilassamento muscolare come la ciclobenzaprina o la tizanidina. Sono spesso abbinati degli antiemicranici e degli antidepressivi. Può aiutare anche una cura contro l’insonnia.
Come puoi vedere si tratta di un mix di farmaci molto pesanti che possono causare più disturbi di quelli che vorrebbero curare. Inoltre, i farmaci tradizionali si limitano ad anestetizzare i sintomi, ma non scendono veramente a fondo, alla radice del problema. Ciò significa che, molto spesso, quando si interrompe il ciclo di cura emerge nuovamente il disturbo.
Invece il CBD per la fibromialgia fa qualcosa di completamente diverso.
Come agisce il CBD sulla fibromialgia
Il CBD, come abbiamo anticipato in apertura dell’articolo, è un potente analgesico e antinfiammatorio. Gli scienziati stanno ancora conducendo delle ricerche, ma pare che questi suoi effetti siano possibili per il modo in cui agisce sul cervello.
Non spaventarti, non è nulla di cui preoccuparsi. Anzi, il CBD ha la stessa composizione chimica di sostanze che vengono già naturalmente prodotte dall’organismo e che si chiamano endocannabinoidi. Queste fanno parte del sistema endocannabinoide, un sistema biologico che ha il compito di regolare ed equilibrare la risposta al dolore, l’appetito, il sonno, l’umore, il movimento e tantissime altre funzioni del tuo corpo.
Esattamente come gli endocannabinoidi regolano tali funzioni, allo stesso modo possono farlo i cannabinoidi estratti dalla pianta di cannabis. Questi ultimi interagiscono con i recettori del sistema, il CB1 e il CB2, e vanno a compensare gli squilibri che per una serie di motivi si sono verificati nell’organismo.
L’uso del CBD è doppiamente vantaggioso perché:
- È naturale: è una sostanza simile a quelle che l’organismo produce già di per sé, ciò significa che può essere ben tollerata;
- Risolve il problema alla radice: si differenzia dai normali farmaci da banco che si limitano ad alleviare i sintomi ma non eliminano realmente la causa, la quale resta latente, pronta a riemergere alla fine della cura.
In questo senso il CBD è un rimedio rivoluzionario. L’uomo lo utilizza in realtà già da oltre 5.000 anni e per fortuna anche l’uomo moderno lo sta riscoprendo con molti meno pregiudizi rispetto al passato.
Il CBD come trattamento della fibromialgia
La fibromialgia causa quindi dolore, ma non solo. Causa anche ansia, insonnia, depressione, malessere emotivo e tanti altri disagi. Invece di ricorrere a una decina di farmaci diversi, chi ne soffre ha bisogno di una soluzione unica.
Questa soluzione sembra proprio essere il CBD.
Anche perché, chi soffre di fibromialgia ha diritto alla pensione di invalidità?
Questo è un problema non da poco perché nei fatti si tratta di una condizione invalidante ma agli occhi della legge non sempre viene riconosciuta. Anche se qualcosa si sta facendo in Italia per aiutare chi soffre di fibromialgia, la realtà è che al momento non rientra tra le cause invalidanti previste dall’Inps. Si tratta di dolore cronico che deve essere valutato dal punto di vista clinico, che non sempre si manifesta con la stessa intensità e che quindi deve essere valutato caso per caso.
Ma se non c’è un aiuto da parte dello Stato, le persone con fibromialgia devono trovare un modo per svolgere tutte le proprie attività quotidiane. Ecco perché è fondamentale scoprire una cura efficace.
Vediamo quali sono i diversi benefici di un trattamento a base di CBD per la fibromialgia.
Riduzione del dolore
Tra i principali effetti benefici del CBD c’è quello analgesico. Interagendo con il sistema endocannabinoide è in grado di regolare la risposta del cervello al dolore.
Sono innumerevoli gli studi che attestano l’efficacia del CBD per il trattamento del dolore cronico, che è proprio di innumerevoli malattie come l’artrite, la sclerosi multipla e molte altre ancora. Sono iniziate anche le ricerche nel campo della fibromialgia.
Tra l’altro, è stato proprio realizzato uno studio dal quale è emerso come il CBD sia in grado di ridurre l’ipersensibilità delle cellule che si trovano a contatto con i nervi nei soggetti che soffrono di fibromialgia. Peraltro, tutto questo è collegato anche al miglioramento dei disturbi del sonno e dello stress grave.
Aiuto contro l’insonnia
E così ci ricolleghiamo rapidamente a un altro enorme beneficio del CBD per la fibromialgia, quello contro l’insonnia. Il dolore e l’ansia ovviamente non permettono un sonno profondo e ristoratore, sarebbe impossibile. La qualità del sonno migliora invece con il CBD sotto molteplici aspetti.
Prima di tutto, come abbiamo appena visto, il CBD riduce il dolore provato da chi soffre di fibromialgia e allevia i dolori articolari. E questo vale proprio per il dolore cronico, che di solito è quello più difficile da trattare e risolvere. Già questo fattore consente di dormire meglio.
Ma il CBD fa anche qualcosa di più. Interagendo con il sistema endocannabinoide permette al tuo corpo di passare molto più velocemente dalla fase REM a quella NREM. La fase REM è quella di transizione, dove il sonno è più leggero ed è più facile svegliarsi. Chi soffre di insonnia fa fatica a superare questo momento, si sveglia in continuazione e quando si alza alla mattina si sente più stanco di quando è andato a letto. Mentre la fase NREM è quella dove il sonno è più pesante ed è difficile svegliarsi.
Contrasta gli stati di ansia e depressione
Il CBD ha un effetto tranquillizzante e questo aiuta a superare i periodi di ansia grave, favorendo anche un sonno migliore. Si tratta di un circolo vizioso, se sei più rilassato di giorno dormi meglio, e viceversa.
Il CBD fa anche qualcosa in più. Interagisce con i recettori della serotonina e ne stimola la produzione. La serotonina è l’ormone del buonumore. È una sostanza che, quando viene prodotta nella giusta misura, fa percepire una sensazione di benessere a mente e corpo.
La serotonina viene naturalmente prodotta dall’organismo ma può capitare che in certi periodi la produzione diminuisca, facendoci sentire più ansiosi e tristi. Il CBD è un rimedio naturale che può aumentarne la produzione aiutandoti a stare meglio.
Il CBD fa un grande lavoro a livello mentale, riesce a gestire talmente bene l’ansia da essere utilizzato anche in forme psicotiche gravi, nel disturbo d’ansia sociale e nello stress post-traumatico. Ha quindi numerosi impieghi e si è dimostrato efficace anche nel trattamento dell’ansia e della depressione che possono insorgere in soggetti che da anni soffrono di fibromialgia.
Quante gocce di CBD per la fibromialgia
Il dosaggio del CBD si calcola in milligrammi (mg). In base alla concentrazione dell’olio di CBD che intendi acquistare cambia la quantità di CBD contenuta in ogni goccia.
Gli esperti consigliano sempre di iniziare con il dosaggio minimo, che di solito è di qualche milligrammo. All’inizio una o due gocce possono essere già sufficienti per capire come reagisce il tuo organismo.
Un dosaggio standard generalmente si aggira tra i 30 e i 50 mg. Se hai già familiarità con il prodotto e hai dei sintomi importanti da curare puoi basarti su questo dato.
Altrimenti, nei casi più gravi, gli scienziati sono arrivati a somministrare anche 300 o più milligrammi di prodotto. Ma fai attenzione a non iniziare la prima volta con una dose così alta pensando di ottenere risultati in minor tempo. Anche perché il CBD in dosi eccessive smette di essere efficace.
Prodotti e oli di CBD legali e di qualità
Se hai deciso di acquistare l’olio di CBD per la fibromialgia ricordati sempre di scegliere prodotti di qualità. Approfondisci i metodi di coltivazione e di produzione, fai domande all’azienda e leggi le recensioni degli altri consumatori che l’hanno provato prima di te.
Per quanto riguarda la concentrazione, se è la tua prima volta con il CBD inizia da una percentuale di principio attivo bassa. Se il tuo organismo reagisce bene puoi progressivamente aumentarla. Se sei in dubbio puoi chiedere consiglio al tuo medico e dovresti farlo anche se stai già seguendo una cura per la fibromialgia, saprà dirti se il CBD può entrare in conflitto.
Con tutte queste informazioni alla mano non ti resta altro che trovare il prodotto giusto per te. Visita subito il nostro store e scegli tra i diversi prodotti al CBD che ti proponiamo.