Qual è la relazione tra CBD e psicofarmaci? L’uno può sostituire gli altri o si possono assumere insieme? E in quali casi? Rispondiamo a queste e altre domande.

Se sei entrato almeno una volta in un CBD shop, avrai sicuramente chiaro il fatto che gli articoli a base di cannabidiolo sono veramente tanti. Generalmente si parla di tisane, caramelle, oli, trinciati e molto altro. 

Ma, tutti questi articoli, possono essere associati agli psicofarmaci? Ci sono delle controindicazioni? Ed eventualmente, chi può aiutarci a capirlo?

Premesso che l’assunzione congiunta di CBD e psicofarmaci deve essere sempre monitorata dal personale medico, è possibile dire che sì, in alcuni casi è possibile assumere farmaci psicotropi insieme al cannabidiolo. In altri casi, però, il CBD potrebbe interagire influenzando l’efficacia del farmaco, portando a degli effetti collaterali. 

In ogni caso, è sempre consigliato agire con buon senso, evitando di prendere decisioni “fai da te”.

Nelle prossime righe andremo a dettare delle informazioni interessati a chiunque è avvezzo ai CBD shop e gradisce approfondire l’argomento. O semplicemente a chi, per ridurre ansia e stress, è alla ricerca di un rimedio naturale

CBD e psicofarmaci

Prima di entrare nel merito del tema, è bene specificare per chi non lo sapesse, cosa si intende per articolo CBD e cosa si intende per psicofarmaco.

Un articolo CBD non è altro che un prodotto a base di cannabidiolo, ovvero un composto naturale estratto dalla pianta di cannabis. Questo significa che non produce gli effetti psicotropi associati al THC e viene spesso utilizzato per alleviare sintomi come ansia, dolore, infiammazione e disturbi del sonno.

Il THC, o delta-9-tetraidrocannabinolo, è uno dei principali composti psicoattivi presenti nella pianta di cannabis. È proprio lui ad essere il responsabile degli effetti “sbalorditivi” e “euforici” comunemente associati al consumo di marijuana, agendo sul sistema nervoso centrale per alterare la percezione sensoriale, l’umore, la memoria e la coordinazione motoria. Oltre ai suoi effetti ricreativi, il THC ha anche applicazioni mediche, per il sollievo dal dolore, la riduzione della nausea e il miglioramento dell’appetito.

Ma torniamo a parlare di articoli CBD! 

Ecco che è finalmente chiaro il nesso tra CBD e psicofarmaco, in quanto quest’ultimo viene somministrato in molti casi ai pazienti che devono trattare disturbi come ansia, depressione, disturbi dell’umore, disturbo bipolare, schizofrenia e simili. Questi farmaci agiscono sul sistema nervoso centrale per regolare l’equilibrio chimico del cervello e alleviare i sintomi associati ai diversi disturbi mentali.

Tuttavia, l’interazione tra CBD e psicofarmaci varia e può richiedere come premesso, una supervisione medica. 

cbd e psicofarmaci

Cosa succede se si assumono CBD e antidepressivi insieme?

Se ti stai chiedendo a cosa si può andare incontro assumendo antidepressivi e CBD insieme, sappi in primo luogo che nel nostro corpo, il cannabidiolo, così come i farmaci, vengono metabolizzati da enzimi chiamati citocromo P450 (CYP450). Essi hanno il compito di modificare le molecole dei farmaci, permettendo la loro eliminazione dal corpo. 

Il CBD può interferire la funziona di questi enzimi, causando tre possibili effetti:

  • Inibizione dell’attività di alcuni sottoinsiemi di enzimi CYP450: si otterrà così un metabolismo rallentato degli psicofarmaci. Di conseguenza, potrebbe verificarsi un aumento dei livelli di tali psicofarmaci nel corpo, il che potrebbe aumentare sia i benefici che i potenziali rischi correlati agli stessi;
  • Stimolare l’attività di alcuni sottoinsiemi di enzimi CYP450: si otterrà un metabolismo accelerato di alcuni psicofarmaci, riducendo la loro efficacia sul corpo, in quanto vengono eliminati velocemente;
  • Aumento generico degli effetti collaterali: poiché i livelli di antidepressivi nel corpo potrebbero aumentare a causa dell’inibizione degli enzimi CYP450, ciò potrebbe aumentare anche la probabilità di sperimentare effetti collaterali associati a tali farmaci, come sonnolenza, vertigini o disturbi gastrointestinali.

Alla luce di quanto espresso in elenco, possiamo affermare che il CBD può ridurre o potenziare gli psicofarmaci, causando effetti imprevedibili sul corpo. 

Queste interazioni possono aumentare il rischio di effetti collaterali o compromettere l’efficacia del trattamento medico.

Altri modi di utilizzare il CBD

Mischiare oralmente psicofarmaci e CBD non è sempre una buona idea, ed è ormai chiaro. Ma se il cannabidiolo venisse assunto con un’altra modalità? Se il CBD, invece che ingerito, venisse utilizzato come un cosmetico?

L’olio di CBD, può essere applicato sulla pelle, così da alleviare dolori localizzati o per trattare problemi cutanei come l’acne.​ Ma non solo, favorisce il rinnovamento cellulare, riduce le infiammazioni e regola la produzione di sebo nelle ghiandole sebacee.

L’utilizzo topico di olio di CBD, tramite cosmetici come creme o unguenti, offre una modalità alternativa per sfruttare i suoi benefici senza interferire (nella maggior parte dei casi) con l’assunzione di psicofarmaci. 

Questa applicazione locale consente al CBD di agire direttamente sulla zona interessata, senza coinvolgere necessariamente il metabolismo dei farmaci. Tuttavia, è comunque importante consultare uno specialista per escludere possibili interazioni.

Un altro metodo alternativo e originale per assumere questo principio attivo sono le caramelle al CBD. Ideali per chi cerca un aiuto naturale per la riduzione “golosa” dell’ansia e il miglioramento del sonno. Data la facilità di somministrazione, sono perfette per ottenere la tua dose giornaliera di CBD in modo semplice e piacevole.

Caso simile per le tisane alla canapa, che offrono un’ulteriore modalità di assunzione del CBD attraverso una bevanda rilassante e calmante. Le tisane al CBD sono adatte per coloro che desiderano un’opzione naturale e delicata.

Come gestire CBD e psicofarmaci

Arrivati a questo punto dell’articolo è ormai chiaro che non esiste una risposta univoca alla domanda “Possono essere assunti insieme CBD e psicofarmaci?”. 

I fattori che influenzano la risposta, sono troppi: quantità di CBD, tipologia di psicofarmaco, tipo di metabolismo della persona che li assume, presenza di altre eventuali patologie o disturbi, etc…

Come già indicato, prima di assumere CBD e psicofarmaci insieme, è sempre bene confrontarsi con un esperto dell’ambito sanitario. Solo figure come psichiatri e psicoterapeuti, possono essere in grado di valutare pro e contro dell’assunzione.

Vi sono esperti che, dopo numerosi esperimenti, sono pronti ad affermare che la prescrizione di medicinali a base di cannabis sui pazienti “è associata a miglioramenti clinicamente significativi dell’ansia con un profilo di sicurezza accettabile“.

Ovviamente, a prescindere da quantità assunta e dosaggio, è sempre bene in ogni caso assumere prodotti di qualità. Assicurati, quindi, di rifornirti sempre da un venditore specializzato. Se necessiti di qualche consiglio, ti aspettiamo nel nostro shop online. Avrai modo di trovare una vasta selezione di prodotti di alta qualità a base di CBD, garantiti per soddisfare le tue esigenze. 

Siamo qui per offrirti supporto e consulenza personalizzata, aiutandoti a scegliere i prodotti più adatti per te e fornendo informazioni dettagliate sui benefici e sull’uso sicuro del cannabidiolo.

Sono CEO di Nextre Digital e Nextre Srl, web agency attive nello sviluppo e nel digital marketing. Da anni aiuto gli imprenditori a far crescere il loro business.

Ho deciso di aprire Maria CBD Oil, un eCommerce dedicato ai prodotti al CBD, un settore che mi appassiona profondamente per le sue potenzialità innovative e per l’impatto positivo che queste soluzioni naturali possono avere sul benessere delle persone.

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