La Cannabis Sativa ha una serie di effetti e proprietà che hanno catturato l’attenzione di studiosi, medici e appassionati di erbe in tutto il mondo.
Ma cos’è esattamente la Cannabis Sativa? In questo articolo, esploreremo le profonde radici di questa pianta e getteremo uno sguardo attento sui suoi effetti e le sue proprietà. Si tratta di molto più di una semplice pianta da fumo, come viene vista ancora da certi. Può infatti avere un impatto rivoluzionario a livello di benessere.
La storia della Cannabis Sativa è affascinante, risalente a migliaia di anni fa, quando era utilizzata in vari contesti culturali e medicinali. Oggi, l’interesse per questa pianta è stato riacceso grazie alla crescente consapevolezza dei suoi potenziali benefici terapeutici e alle sfide legali che ne hanno accompagnato l’uso. Unitamente al fatto che i farmaci e i rimedi da laboratorio non sempre risolvono la problematica per cui vengono assunti oppure causano effetti collaterali indesiderati.
Nei paragrafi successivi esploreremo i molteplici aspetti della Cannabis Sativa, da cos’è alle sue applicazioni mediche, dall’impatto sulla società alle sfide legate alla sua regolamentazione. Preparati a scoprire un rimedio che può davvero cambiare il modo in cui ti prendi cura di te stesso, del tuo corpo e della tua mente.
Cos’è e a cosa serve la Cannabis Sativa?
La Cannabis Sativa è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Cannabaceae. È originaria dell’Asia centrale e del Medio Oriente, ma è stata introdotta in tutto il mondo. La pianta è coltivata per i suoi fiori, che vengono utilizzati per produrre sia erba che hashish.
Questa pianta contiene una serie di sostanze chimiche, tra cui i cannabinoidi, che hanno effetti medicinali. I cannabinoidi più importanti sono il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo). Il THC è responsabile degli effetti psicoattivi della marijuana, mentre il CBD non ha effetti psicoattivi ed è considerato un principio attivo molto potente.
La Cannabis Sativa ha una lunga storia di utilizzo medicinale in molte culture. È stata usata per trattare una serie di condizioni tra cui il dolore, l’ansia, la depressione e l’epilessia.
In Italia, la cannabis sativa è stata legalizzata nel 2016 in determinati contesti. Possibili usi sono per il trattamento di:
- Dolore: Il THC e il CBD hanno entrambi proprietà analgesiche, che possono essere utili per trattare il dolore cronico, il dolore neuropatico e il dolore associato a malattie come il cancro e l’artrite;
- Ansia e depressione: Il CBD ha dimostrato di essere efficace nel trattamento dell’umore e degli stati ansiosi;
- Epilessia: riduce l’intensità e la frequenza delle crisi;
- Glaucoma: riduce la pressione intraoculare, che è un fattore di rischio per il glaucoma;
- Morbo di Parkinson: allevia i tremori e altri sintomi della malattia;
- Alzheimer: ha effetti protettivi contro la degenerazione neuronale.
Oltre agli usi medicinali, la Cannabis Sativa può essere utilizzata anche per altri scopri. La Cannabis Sativa legale può essere vaporizzata o ingerita per produrre un effetto benefico e rilassante.
Differenza tra Cannabis Sativa e Cannabis Indica
La Cannabis Sativa e la Cannabis Indica sono due specie di piante di cannabis che differiscono in una serie di caratteristiche tra cui l’aspetto, la composizione chimica e gli effetti.
Vediamo cosa le differenzia:
- Aspetto fisico: le piante di Cannabis Sativa sono generalmente più alte e slanciate delle piante di Cannabis Indica, hanno foglie a ventaglio più strette e allungate, con dita più fini; le piante di Cannabis Indica sono più basse e tozze, con foglie a ventaglio più larghe e dita più ampie;
- Composizione chimica: le piante di Cannabis Sativa tendono ad avere livelli più alti di THC rispetto alle piante di Cannabis Indica; invece nelle piante di Cannabis Indica i livelli di THC e CBD sono quasi uguali;
- Effetti: le piante di Cannabis Sativa sono associate a effetti più stimolanti e creativi; mentre le piante di Cannabis Indica sono legate a effetti rilassanti e sedativi;
- Usi: la Cannabis Sativa può essere utile per il trattamento di condizioni come la depressione e l’ansia; invece la Cannabis Indica è migliore per il trattamento del dolore cronico e dell’insonnia.
La famiglia di queste due piante è sempre la stessa, ma come puoi vedere si tratta di due prodotti molto diversi. In base al tipo di uso che se ne vuole fare è più indicata una dell’altra.
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Ak 47€2.50 – €270.00Da 0,70 €/gr
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Amnesia Haze€2.50 – €350.00Da 0,70 €/gr
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Blueberry€2.50 – €270.00Da 0,70 €/gr
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Bubblegum€2.50 – €270.00Da 0,70 €/gr
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Candy Kush Gran Riserva€2.50 – €350.00Da 0,75 €/gr
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Fiori Piccoli Mix€22.50 – €37.50Da 1,50 €/gr
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Gorilla Glue€2.50 – €350.00Da 0,70 €/gr
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Green Crack€8.00 – €350.00Da 3,50 €/gr
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Orangello€7.00 – €270.00Da 2,70 €/gr
Qual è la cannabis più forte?
La risposta breve è che non esiste una risposta definitiva a questa domanda. Sia la Sativa che la Indica possono essere forti, a seconda della varietà specifica e del contenuto di THC.
La Cannabis Sativa è generalmente considerata meno potente della Indica, ma ci sono molte varietà di Sativa che possono essere molto forti. Alcune delle varietà di Sativa più potenti includono:
- Green Crack: ha effetti energizzanti e stimolanti;
- Jack Herer: è apprezzata per la stimolazione mentale e della creatività;
- Super Silver Haze: produce effetti euforici e di lunga durata.
La Cannabis Indica viene considerata più potente della Sativa, ma ci sono anche molte varietà di Indica che sono relativamente deboli. Le varietà di Indica più potenti includono:
- OG Kush: ha effetti rilassanti e sedativi;
- Girl Scout Cookies: apprezzata per il suo effetto “couchlock”, che letteralmente inchioda al divano;
- Purple Kush: famosa per i suoi effetti narcotizzanti.
Oltre alla varietà specifica, ci sono altri fattori che possono influenzare la forza della cannabis come il contenuto specifico di THC, il metodo di consumo e la tolleranza personale.
In definitiva, la migliore risposta alla domanda su quale cannabis sia più forte è quella di provare diverse varietà e trovare quella che funziona meglio per le proprie esigenze.
Quali sono gli effetti della cannabis sativa
La cannabis, in generale, è una sostanza molto potente che ha effetti diversi, positivi e a volte negativi. Vediamo insieme quali sono gli effetti della Cannabis Sativa.
Gli effetti positivi della cannabis includono:
- Riduzione del dolore: come abbiamo visto parlando delle proprietà terapeutiche della Cannabis Sativa, uno degli usi maggiori è proprio quello per combattere il dolore;
- Aumento dell’appetito: può aumentare l’appetito, il che può essere utile per le persone che soffrono di nausea o vomito a causa di chemioterapia o altri trattamenti medici;
- Rilascio dello stress: la cannabis aiuta a rilassarsi;
- Miglioramento della creatività: stimola la creatività e la fantasia;
- Aumento dell’umore: migliora l’umore e riduce la depressione.
Proprietà terapeutiche della Cannabis Sativa
A questo punto abbiamo capito che la Cannabis Sativa è una pianta con una lunga storia di uso medicinale. I suoi principi attivi, i cannabinoidi, possono avere effetti benefici su una varietà di condizioni di salute.
Tra le maggiori proprietà troviamo:
- Analgesica: la cannabis è efficace sia per il dolore cronico sia per quello acuto;
- Antiemetica: i cannabinoidi possono aiutare a bloccare i recettori del cervello responsabili della nausea e del vomito;
- Antispastiche: efficace nel trattamento della spasticità muscolare associata a condizioni come la sclerosi multipla, la paralisi cerebrale infantile e l’epilessia, i cannabinoidi aiutano a rilassare i muscoli e ridurre la rigidità;
- Antinfiammatoria: utile nel trattamento di condizioni infiammatorie come l’artrite, la fibromialgia e la colite ulcerosa;
- Anticonvulsivante: efficace trattamento delle convulsioni;
- Antidepressive: aumentare i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore.
- Ansiolitica: riduce l’agitazione, l’irrequietezza e la paura;
- Neuroprotettiva: protegge le cellule nervose dai danni;
- Antitumorale: riduce la crescita e la diffusione delle cellule tumorali;
- Immunomodulatrici: i cannabinoidi possono aiutare a ridurre l’infiammazione e l’attacco del sistema immunitario ai tessuti sani.
La ricerca è ancora in corso, quindi non è escluso che in futuro possano essere scoperte altre proprietà terapeutiche.
Controindicazioni della Cannabis Sativa
La cannabis stimola il sistema nervoso centrale alterando la percezione della realtà e compromettendo la memoria e le prestazioni cognitive, con effetti più intensi in soggetti predisposti a disordini psichici come psicosi e schizofrenia.
L’uso esageratamente ripetuto può portare a perdita di motivazione, mentre sedazione, alterazione della coordinazione motoria e perdita di attenzione rendono pericolosa la guida, soprattutto se combinata con alcol.
Gli effetti collaterali osservati nei trial clinici includono:
- Cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni e ipotensione ortostatica, specialmente con bruschi cambiamenti di posizione.
- Effetti centrali: vertigini, alterazione del gusto, disturbi dell’attenzione, amnesia, sonnolenza, disorientamento, allucinazioni, paranoia, e in rari casi ideazione suicida.
- Gastrointestinali: nausea, secchezza della bocca, dolore alla lingua, diarrea, costipazione, ulcere orali, vomito e stomatite.
- Altri: visione offuscata, faringite, tosse, affaticamento, debolezza, aumento dell’appetito e cadute accidentali.
L’uso della cannabis è controindicato nei pazienti:
- Con disturbi mentali: come psicosi e schizofrenia;
- Che assumono farmaci ipnotici, sedativi, oppiacei o alcol;
- In gravidanza o allattamento per gli effetti tossici sullo sviluppo: in questi casi, la terapia con estratto standardizzato richiede l’uso di un efficace metodo contraccettivo, da continuare fino a tre mesi dopo la sospensione del trattamento.
La somministrazione prolungata di Δ9-THC può portare, infatti, all’innalzamento di enzimi epatici come CYP3A4, 2C9 e 2C19, aumentando il rischio di interazioni farmacologiche.
Il Sistema di Sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato 18 reazioni avverse alla cannabis terapeutica tra il 2014 e il 2016, principalmente in pazienti trattati per dolore neuropatico, supporto palliativo, inappetenza, dolore oncologico e cefalea. Le reazioni riportate, per lo più in pazienti di sesso femminile con un’età media di 52 anni, includevano disforia, panico, allucinazioni, inefficacia del trattamento e reazioni cutanee.
In alcuni casi, sono stati segnalati errori di dosaggio, con quantità di cannabis superiori a quelle prescritte.
Sebbene la cannabis abbia un potenziale terapeutico, il suo uso deve essere attentamente monitorato con una supervisione medica continua e dosaggi controllati per minimizzare i rischi associati agli effetti collaterali psichici e fisici.
Ma, attenzione! È sempre molto importante distinguere le varietà di cannabis quando si parla di effetti. La cannabis light, quella che contiene più CBD e molto pocoTHC, è considerata sicura per la salute anche sul lungo periodo. Diverso è invece il discorso per le varietà con un’alta percentuale di THC, che invece possono essere pericolose per la salute.
Nel caso della cannabis light, gli effetti collaterali sono emersi raramente e in forma lieve, quali:
- Cefalea: la cannabis può causare mal di testa, soprattutto se consumata in grandi quantità;
- Secchezza delle fauci: può portare secchezza delle fauci, che può portare a problemi di denti e gengive;
- Difficoltà di concentrazione: può rendere difficile concentrarsi e può peggiorare i problemi di attenzione;
- Ansia: può causare ansia o attacchi di panico, soprattutto nelle persone che sono predisposte a questi disturbi;
- Disorientamento: possibili disorientamento e difficoltà a muoversi e a coordinare i movimenti;
- Rallentamento della risposta cognitiva: se usata in grande quantità può rendere pericoloso guidare o usare macchinari.
Cannabis Sativa legale
In conclusione, la Cannabis Sativa legale ha aperto nuove porte nel mondo della salute e del benessere, offrendo una vasta gamma di prodotti a base di CBD che promettono benefici significativi senza gli effetti psicotropi associati alla varietà illegale della pianta. Questi prodotti hanno dimostrato di avere un potenziale terapeutico notevole nel trattamento di diverse condizioni mediche, oltre a contribuire al rilassamento e al benessere generale.
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