Quando si parla di cannabis, spesso si pensa subito all’odore. Intenso, pungente, a tratti dolciastro o legnoso: l’aroma della marijuana è una delle sue caratteristiche più distintive. Ma che cos’è esattamente che dà alla pianta questo profumo inconfondibile? E perché certe varietà profumano di limone, mentre altre ricordano il pino o la terra bagnata?
Capire da dove deriva l’odore della marijuana significa conoscere più a fondo la sua composizione chimica e biologica, ma anche apprezzare meglio le differenze tra le varie coltivazioni, comprese quelle legali come l’erba light.
Per chi adora le fragranze naturali della marijuana, in seguito esploreremo in dettaglio quali sostanze determinano l’aroma della cannabis, perché ogni varietà ha un odore differente, cosa sono i composti volatili come lo zolfo, e come il profumo può influenzare l’uso e la percezione del prodotto.
Da cosa è prodotto l’odore della marijuana?
L’aroma caratteristico della marijuana è il risultato di una complessa interazione tra numerosi composti chimici presenti nella pianta. Sebbene molti siano portati a pensare che siano solo i cannabinoidi (come THC e CBD) a determinare il profumo, beh, si sbagliano. I veri protagonisti della storia sono altri: i terpeni e i flavonoidi.
I terpeni: la firma aromatica della cannabis
I terpeni sono molecole aromatiche naturalmente presenti in molte piante, compresi agrumi, lavanda, menta e, naturalmente, cannabis. Sono responsabili del profumo e, in parte, anche del sapore della marijuana. Questi composti volatili si sviluppano nelle stesse ghiandole resinose (tricomi) che producono anche i cannabinoidi.
Esistono oltre 200 terpeni identificati nella cannabis, ma i principali, e più studiati, includono:
- Mircene: con un aroma muschiato, erbaceo e terroso, è il terpene più abbondante in molte varietà. Favorisce il rilassamento.
- Limonene: dal profumo fresco di agrumi, è spesso presente in varietà energizzanti e stimolanti.
- Pinene: odora di aghi di pino ed è noto per le sue proprietà antinfiammatorie.
- Cariofillene: ha un aroma speziato, pepato, e si lega anche ai recettori dei cannabinoidi.
- Linalolo: profuma di lavanda, calmante e rilassante.
La combinazione unica e il bilanciamento di questi terpeni varia da una pianta all’altra, conferendo a ogni varietà una vera e propria “impronta olfattiva”.
I flavonoidi: profumi nascosti e proprietà benefiche
Meno noti al grande pubblico sono i flavonoidi, un altro gruppo di composti aromatici presenti nella cannabis. Sono responsabili in parte del colore delle piante (in combinazione con gli antociani), ma contribuiscono anche al bouquet aromatico.
I flavonoidi non sono presenti in quantità elevate come i terpeni, ma la loro azione sinergica amplifica e arricchisce il profilo aromatico. Alcuni flavonoidi trovati nella cannabis includono:
- Cannaflavina A, B e C: esclusive della cannabis, queste molecole hanno proprietà antinfiammatorie e possono influenzare leggermente l’odore e il gusto della pianta.
- Quercetina: presente anche in mele e cipolle, è associata a un odore pungente e aspro.
- Apigenina: un flavonoide con proprietà calmanti, dal profumo dolce e floreale.
L’interazione tra terpeni e flavonoidi crea un effetto chiamato effetto entourage, che non solo determina l’aroma, ma potenzia anche l’azione terapeutica dei cannabinoidi.
Perché le varietà di marijuana hanno un odore diverso?
Ogni varietà di cannabis ha un profilo aromatico unico, paragonabile alle differenze tra un vino rosso corposo e uno bianco fruttato. Questo accade per diversi motivi:
- Genetica: il patrimonio genetico della pianta determina quali e quanti terpeni e flavonoidi produce. Le varietà Indica tendono ad avere aromi dolci, terrosi e muschiati, mentre le Sativa sprigionano profumi più freschi, agrumati o erbacei. Le ibride combinano note di entrambe le famiglie, dando origine a profili aromatici unici.
- Condizioni di coltivazione: luce, temperatura, umidità, tipo di terreno e nutrienti influenzano direttamente la produzione di composti aromatici. Un ambiente ben controllato stimola una maggiore sintesi di terpeni, mentre condizioni stressanti (se gestite con attenzione) possono addirittura amplificare l’intensità dell’odore.
- Stato di maturazione: una cannabis raccolta nel momento giusto avrà un profumo pieno e bilanciato. Se raccolta troppo presto, l’aroma sarà debole; se troppo tardi, alcuni terpeni volatili potrebbero essersi già degradati.
- Essiccazione e concia: questi due passaggi finali sono fondamentali per stabilizzare i terpeni e valorizzarne l’aroma. Un’essiccazione lenta (a temperatura e umidità controllate) seguita da una concia ben fatta permette al bouquet aromatico di esprimersi al meglio, rendendo l’odore più profondo, ricco e definito.
Alcune varietà sono selezionate proprio per i loro profili olfattivi particolari. Ecco alcuni esempi noti:
Blueberry
Blueberry è una varietà leggendaria, premiata più volte per il suo aroma dolce e inconfondibile. Come suggerisce il nome, il suo profilo olfattivo è dominato da note di mirtillo maturo e frutti di bosco, con sfumature che ricordano le confetture casalinghe o i dolci alla frutta appena sfornati.
La fragranza è morbida, avvolgente, quasi nostalgica, e trasmette un senso di comfort immediato. Accanto ai sentori fruttati si possono percepire accenni terrosi e leggermente floreali, che ne arricchiscono la complessità senza appesantire. È una delle scelte preferite da chi cerca varietà dall’aroma goloso ma naturale, e da chi apprezza un’esperienza sensoriale delicata ma persistente.
-
Prodotto in venditaBlueberry€2.91 – €224.10Da 0,73 €/gr
Pineapple
Questa varietà ha guadagnato popolarità anche grazie al celebre film che porta il suo nome, Pineapple Express, ma il suo profilo aromatico è di per sé sufficiente a giustificare l’attenzione. Pineapple sprigiona un profumo estremamente fruttato, fresco e dolce, dominato da note di ananas maturo.
A questi si aggiungono sentori tropicali più delicati, come mango e papaia, che contribuiscono a una sensazione olfattiva estiva e leggera. Il suo aroma piacevolmente esotico la rende perfetta per chi predilige varietà dal carattere più morbido e accattivante.
-
Prodotto in venditaPineapple€2.45 – €245.00Da 2,45 €/gr
OG Kush
Una delle varietà più amate da sempre, OG Kush è un classico per gli appassionati di profumi profondi e complessi. Il suo odore è robusto, con una base fortemente terrosa, accompagnata da sfumature di pino, legno bagnato e un tocco speziato che ricorda pepe nero e chiodi di garofano.
Questa combinazione genera una fragranza equilibrata ma decisa, capace di evocare sensazioni naturali e “forestali”. Il suo aroma è particolarmente apprezzato da chi cerca un’esperienza più “raw” e autentica.
-
OG Kush€3.50 – €270.00Da 2,70 €/gr
Gelato #41
Gelato #41 è una varietà che ha conquistato il mercato grazie a un profilo aromatico ricco e sofisticato. Il suo odore è dolce e avvolgente, con una cremosità simile al dessert da cui prende il nome. Spiccano note di frutti di bosco, in particolare mirtilli e more, abbinate a tocchi agrumati e floreali.
Questa combinazione produce un aroma elegante, quasi gourmand, che conquista anche i palati olfattivi più esigenti. Perfetta per chi cerca una cannabis con un bouquet raffinato, capace di stimolare i sensi in modo equilibrato e piacevole.
-
Prodotto in venditaGelato #41€2.91 – €290.50Da 0,73 €/gr
Cosa è lo zolfo volatile?
Quando si parla degli odori più pungenti e insoliti della cannabis – quelli che ricordano la cipolla, l’aglio o persino la benzina – si fa spesso riferimento a una particolare categoria di composti: i tioli, noti anche come zolfi volatili.
Questi composti contengono atomi di zolfo, notoriamente associati a odori intensi e talvolta sgradevoli. Sono presenti in piccolissime quantità, ma estremamente potenti dal punto di vista olfattivo. Nella cannabis, i tioli più comuni sono:
- 3-metil-2-butene-1-tiolo: associato all’odore “skunky” e muschiato.
- Metantiolo e etantiolo: conferiscono un odore pungente e simile al gas o all’uovo marcio.
Questi zolfi volatili sono stati scoperti solo di recente come componenti chiave nell’aroma della cannabis, in particolare nelle varietà più forti e riconoscibili, come la famigerata “Skunk”.
Pur non essendo terpeni o flavonoidi, i tioli interagiscono con loro per intensificare o modificare il profilo aromatico complessivo. In alcune coltivazioni, la presenza bilanciata di zolfo, limonene e pinene può creare un odore che ricorda la frutta tropicale matura mista a carburante.
A cosa serve il profumo della cannabis?
L’aroma della marijuana non è solo una caratteristica apprezzata dai consumatori. Nella natura, il profumo ha una funzione ben precisa e complessa, che ha favorito la sopravvivenza della pianta per milioni di anni.
Funzione naturale
Il profumo intenso della cannabis ha una duplice funzione: da un lato serve come meccanismo di difesa naturale della pianta, proteggendola da insetti e altri predatori grazie ai composti aromatici prodotti; dall’altro rappresenta un elemento fondamentale per attirare i giusti insetti ed è ciò che costituisce l’esperienza sensoriale di chi la utilizza.
Come con tutto, in natura tutto ha un senso: questi aromi unici sono quindi importanti per la sopravvivenza stessa della pianta, e proprio per questo motivo molte varietà sono selezionate e apprezzate in base al loro profilo olfattivo.
Ricapitolando:
- Difesa: i composti aromatici agiscono come deterrente contro insetti, funghi, parassiti e predatori erbivori. Alcuni terpeni sono tossici per certi insetti o ne alterano il comportamento, riducendo il rischio di infestazioni.
- Attrazione: al contrario, i terpeni possono attrarre insetti impollinatori, svolgendo un ruolo importante nel ciclo riproduttivo della pianta.
Utilizzo umano
Oggi, i profumi della cannabis vengono sfruttati anche in ambito umano in molti modi: oltre all’apprezzamento diretto da parte dei consumatori, questi aromi particolari vengono utilizzati nell’industria cosmetica e del benessere per creare prodotti profumati e rilassanti. Inoltre, alcune fragranze ispirate ai terpeni della cannabis trovano impiego in aromaterapia, contribuendo a migliorare l’umore e il rilassamento.
L’uso del profumo della cannabis si estende anche al settore alimentare e delle bevande, dove gli estratti aromatici vengono aggiunti per conferire sapori unici. In questo modo, l’aroma naturale della pianta diventa un vero e proprio elemento multisensoriale, capace di arricchire l’esperienza quotidiana in molteplici ambiti.
- Aromaterapia: alcuni oli essenziali derivati dai terpeni della cannabis vengono utilizzati per scopi rilassanti o energizzanti.
- Marketing dei prodotti: le varietà con profumi particolari sono molto ricercate, sia nel mercato della cannabis ricreativa che in quello della cannabis light. Una fragranza gradevole può diventare un vero marchio di fabbrica.
- Esperienza sensoriale: i profili aromatici vengono studiati per arricchire l’esperienza d’uso, associando un certo odore a effetti specifici (rilassamento, lucidità, concentrazione, ecc.).
- Profumeria e cosmetica: alcune aziende stanno iniziando a incorporare profili olfattivi della cannabis – purificati dai cannabinoidi – in profumi di nicchia, creme e prodotti skincare.
I profumi più amati
Tra le centinaia di varietà presenti sul mercato, comprese le versioni legali in commercio come erba light, esistono profili aromatici che negli anni sono diventati iconici. Alcuni molto amati, altri più divisivi.
Vediamone alcuni:
I profumi più amati
- Agrumato e fruttato: richiama arancia, limone, mango. Varietà come Lemon Haze o Pineapple sono tra le preferite.
- Dolce e cremoso: vaniglia, biscotto, caramello. Varietà come Gelato e Cookies.
- Floreale e delicato: con sentori di lavanda o rosa. Tipico delle genetiche a dominanza CBD.
-
Prodotto in venditaCookies Kush€2.91 – €249.00Da 2,49 €/gr
-
Prodotto in venditaGelato #41€2.91 – €290.50Da 0,73 €/gr
-
Prodotto in venditaLemon Haze€2.45 – €189.00Da 0,62 €/gr
-
Prodotto in venditaPineapple€2.45 – €245.00Da 2,45 €/gr
I profumi più forti e divisivi:
- Skunk: un odore intenso e “sporco”, quasi ammoniacale. Amato dai puristi, meno dai neofiti.
- Diesel e carburante: aroma chimico molto forte, come nella Sour Diesel.
- Aglio e cipolla: provocato dai composti solforati, noto in genetiche come GMO (Garlic Mushroom Onion).
-
Prodotto in venditaNew York Diesel€2.45 – €245.00Da 2,45 €/gr
-
Prodotto in venditaSuper Skunk Gran Riserva€2.91 – €224.10Da 0,73 €/gr
La scelta del profumo è spesso personale, ma in ogni caso è uno degli elementi principali che orientano l’acquisto.
I vaporizzatori di CBD fanno odore?
Una delle domande più frequenti tra chi si avvicina al consumo di CBD è se l’utilizzo dei vaporizzatori emetta un odore paragonabile a quello della cannabis tradizionale. La risposta è: dipende.
In generale, i vaporizzatori al CBD producono un aroma molto più leggero e discreto rispetto alla combustione classica della cannabis. Questo perché non avviene una vera e propria bruciatura del materiale vegetale, ma un riscaldamento controllato che libera i composti attivi, come terpeni e cannabinoidi, senza generare fumo.
Il risultato è un vapore che mantiene un certo profumo – spesso dolce, erbaceo o fruttato – ma che tende a disperdersi velocemente nell’aria.
Tuttavia, se si utilizza un vaporizzatore con fiori di CBD (anziché con liquidi o cartucce), l’odore può ricordare più da vicino quello dell’erba tradizionale, anche se in forma meno persistente e penetrante. Le cartucce aromatizzate, invece, possono avere profumi più “costruiti”, come menta, frutti di bosco o agrumi, mascherando del tutto l’aroma tipico della cannabis.
In sintesi: i vaporizzatori al CBD non sono del tutto inodori, ma emettono un odore molto più discreto, specialmente le svapo al CBD, spesso tollerabile anche in ambienti chiusi, e molto meno invadente rispetto a quello della marijuana ad alto contenuto di THC.
-
Bubblegum Pod | Svapo CBD€11.00
-
Lemon Pod | Svapo CBD€11.00
-
Orange Pod | Svapo CBD€11.00
Conclusione
L’aroma della cannabis è un mondo affascinante e profondo, fatto di chimica, botanica ed esperienza sensoriale. Terpeni, flavonoidi e composti solforati collaborano per creare un profilo unico per ogni varietà, influenzando non solo l’odore ma anche gli effetti percepiti.
Per chi cerca un approccio più soft e legale, l’erba light rappresenta una soluzione ideale. Pur avendo livelli di THC inferiori ai limiti di legge, conserva un profilo aromatico ricco e appagante, perfetto per godere dell’esperienza olfattiva della cannabis in modo rilassato e responsabile.
Se sei curioso di esplorare il mondo della cannabis legale, prova i fiori CBD di Maria CBD Oil: coltivati con cura, selezionati per il loro profilo aromatico unico e perfetti per chi ama i profumi intensi, ma vuole evitare l’effetto psicoattivo.