Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei più potenti principi attivi prodotti dalla pianta di cannabis. L’uomo lo utilizza nella medicina alternativa già da migliaia di anni a causa delle sue proprietà curative. Di recente anche l’uomo moderno l’ha riscoperto come valida alternativa ai farmaci da banco.
Con i prodotti a base di CBD puoi trattare un ampio ventaglio di disturbi e malattie tra cui ansia, stress, depressione, insonnia, dolore, infiammazioni, convulsioni, nausea e moltissimo altro ancora.
Ma è davvero possibile affidarsi a un prodotto tanto potente senza dover pagare alcun prezzo in cambio?
In poche parole: stiamo davvero parlando di un prodotto sicuro per la salute?
Devi sapere che il cannabidiolo viene metabolizzato dal fegato, come tantissime altre sostanze. Quindi in molti si chiedono quali siano gli effetti e se esistono controindicazioni dell’olio di canapa sul fegato: se possa essere assunto senza alcun rischio, se a lungo andare possano insorgere delle problematiche oppure se è necessario prendere delle precauzioni per seguire un trattamento a base di CBD senza pensieri.
Quando si familiarizza per la prima volta con questa sostanza naturale è normale avere dei pensieri.
È già positivo il fatto che il CBD non sia psicoattivo, a differenza del THC. Ma ciò non significa che non possa influire in altro modo sull’organismo. Scopriamo insieme cosa dice la scienza sugli effetti e le controindicazioni dell’olio di canapa sul fegato.
In che modo l’olio di canapa influisce sul fegato?
È lecito avere dei dubbi su potenziali danni al fegato causati dal CBD. D’altronde, se hai fatto un po’ di ricerca tra i prodotti, avrai visto che certi contengono una percentuale di cannabidiolo davvero alta. Infatti, a differenza del THC, la legge non pone delle limitazioni alla concentrazione di CBD.
Gli scienziati hanno ovviamente già effettuato delle ricerche scientifiche su CBD e fegato per cercare di dare una risposta a questi interrogativi. Ne serviranno altre per conoscere a fondo l’interazione, ma con i dati raccolti possiamo fare qualche considerazione.
Il fegato reagisce al CBD attraverso gli enzimi da lui prodotti. Nel momento in cui il corpo viene a contatto con il CBD, gli enzimi si attivano. Finché la quantità di CBD è moderata, non si verificano anomalie. Quando invece la quantità di CBD comincia a diventare eccessiva, le fluttuazioni richieste agli enzimi potrebbero far insorgere controindicazioni.
A questo proposito, è molto importante sapere che i prodotti derivati dalla cannabis non contengono tutti la stessa percentuale di principio attivo. L’olio di CBD può avere concentrazioni diverse di principio attivo, che vanno dal 5% fino a oltre il 40%, mentre l’olio di canapa è più blando.
In generale, il CBD è una sostanza ben tollerata da persone di tutte le età e di qualunque condizione fisica. Stiamo parlando una sostanza sicura.
Quindi quali sono le possibili implicazioni? Secondo gli scienziati non dovresti temere tanto le controindicazioni dell’olio di canapa sul fegato, quanto piuttosto fare attenzione all’interazione tra CBD e altri farmaci.
Il CBD può alterare gli effetti dei farmaci assunti in contemporanea, dato che anche questi vengono scomposti dagli enzimi del fegato. Interagendo con gli enzimi, il cannabidiolo può comportare un’insufficienza o un’eccessiva quantità dell’altro farmaco all’interno del corpo. In tal senso il CBD può portare a conseguenze negative.
Il CBD aiuta con il fegato grasso?
In realtà, gli effetti del CBD sul fegato possono essere decisamente positivi. Per esempio, gli scienziati hanno riscontrato che il cannabidiolo sembrerebbe proteggere il fegato dalla steatosi indotta dall’alcol. Il consumo di alcol induce la cosiddetta steatosi epatica, chiamata comunemente anche fegato grasso.
Un meccanismo alla base del fegato grasso è l’aumento dello stress ossidativo. Per ridurre il rischio di steatosi è importantissimo evitare l’aumento dello stress ossidativo. E i ricercatori hanno notato che il CBD funzionerebbe proprio come potenziale antiossidante. Per questo motivo può essere efficace nella prevenzione della steatosi indotta da alcol.
Riducendo lo stress ossidativo e eliminando le cellule non necessarie all’organismo, il CBD sembrerebbe in grado di evitare l’accumulo di grasso proteggendo il fegato.
Quindi, secondo quanto emerso finora dagli studi scientifici, pare che gli effetti del CBD sul fegato siano positivi. Puoi tirare un sospiro di sollievo se stavi pensando di intraprendere una terapia.
Ovviamente, per prevenire il fegato grasso, dovresti evitare di assumere in dosi eccessive dei grassi non salutari. L’olio di canapa può quindi essere efficace al massimo del suo potenziale quando utilizzato all’interno di un approccio olistico più ampio, che va a lavorare anche sulle tue abitudini e i tuoi comportamenti.
Per la scienza: CBD e olio di canapa possono causare danni al fegato?
La risposta sembra essere no, se il CBD viene usato in modo consapevole e alle dosi consigliate. Anche prodotti con elevate percentuali hanno bassa probabilità di causare danni, mentre il rischio diminuisce ulteriormente con integratori o prodotti topici. L’assunzione orale è più invasiva rispetto a quella cutanea, perché il CBD entra rapidamente nel flusso sanguigno, mentre con l’applicazione sulla pelle l’assorbimento è minimo e l’azione rimane localizzata.
I rischi maggiori derivano da dosi troppo elevate o da interazioni con farmaci, come ha ricordato anche la FDA parlando di possibili lesioni epatiche legate all’uso di Epidiolex, un farmaco con concentrazioni molto alte di CBD. In questo senso, diverse ricerche hanno cercato di chiarire la questione:
- “The Role of Cannabidiol in Liver Disease: A Systemic Review” (2023) ha analizzato il ruolo del CBD nelle malattie epatiche e ha concluso che alle dosi comunemente usate negli integratori non ci sono prove di danni clinici rilevanti, mentre dosi molto alte possono alterare temporaneamente gli enzimi del fegato.
- “Cannabidiol-associated hepatotoxicity: A systematic review and meta-analysis” (2023) ha evidenziato che i casi di tossicità epatica sono rari e generalmente associati a trattamenti farmacologici ad alto dosaggio, non all’uso quotidiano a basse concentrazioni.
L’uso poco consapevole di CBD può, quindi, talvolta comportare problemi al fegato, ma si tratta di situazioni rare e quasi sempre legate a dosaggi eccessivi o a combinazioni farmacologiche. Gli effetti collaterali più lievi che possono comparire includono:
- Secchezza delle fauci
- Sbalzi d’umore
- Disorientamento
- Perdita di appetito
- Disturbi gastrointestinali
- Affaticamento
Questi sintomi sono stati osservati solo in un numero limitato di casi. Il CBD rimane generalmente ben tollerato, ma il dosaggio va sempre adattato alla persona e, in caso di altre terapie, è fondamentale consultare il medico prima di iniziare.
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Come proteggere il fegato con l’olio di canapa?
Nonostante il CBD sia considerato sicuro, ciò non significa che tu possa fare qualcosa per aiutare il tuo fegato a sintetizzarlo meglio e senza problemi.
Se vuoi proteggere il fegato e far sì che lavori al meglio dovresti:
- Evitare alcol e droghe, come abbiamo visto possono essere molto deleterie per la salute del fegato;
- Seguire una dieta equilibrata, adatta al tuo stile di vita, alla tua corporatura e al livello di attività fisica che svolgi durante il giorno;
- Fare sport, perché il movimento è essenziale per mantenere tutto l’organismo in salute.
Per proteggere il fegato devi semplicemente introdurre nella tua routine delle sane abitudini. Sono poi quelle che ti permettono di garantire il corretto funzionamento di qualsiasi organo del tuo corpo.
Ricordati anche di non sovraccaricare il fegato di troppe sostanze altrimenti potrebbe far fatica a sintetizzarle, con conseguente malessere. Oltre a evitare le tossine fai anche attenzione ai farmaci, a non assumerne troppi e tutti insieme.
Anche le sostanze naturali possono essere complesse per il fegato da sintetizzare, quindi cerca di non esagerare. In questo modo sarai sicuro di assimilare correttamente i prodotti che assumi, di qualunque genere siano.
Come utilizzare il CBD in sicurezza
Anche se gli effetti del CBD sul fegato non sono negativi, è sempre bene trattarlo come una sostanza potente. Perché è esattamente di questo che stiamo parlando.
Facciamo un riassunto di come dovresti utilizzare il CBD:
- Assumilo nelle dosi corrette: inizia sempre da un dosaggio basso, soprattutto se è la tua prima volta, puoi poi aumentare gradualmente fino al raggiungimento dei primi risultati positivi e ricordati che se sei in dubbio è sempre meglio chiedere il parere di un medico;
- Segui le modalità d’uso consigliate: certi prodotti possono essere utilizzati in più modi in base alle esigenze che hai, quindi leggi sempre quello che c’è scritto sull’etichetta e piuttosto chiedi un chiarimento all’azienda produttrice;
- Evita di mescolare il CBD ad altri farmaci: questo è assolutamente da evitare perché può rendere inefficaci entrambe le cure oppure raddoppiare le controindicazioni dell’olio di canapa sul fegato, in entrambi i casi tu non raggiungeresti l’obiettivo;
- Limita l’alcol: non fa bene al tuo fegato e al tuo organismo in generale, in generale elimina le abitudini che possono far male al tuo fegato.
A questo punto non devi fare altro che trovare dei prodotti a base di CBD di qualità, 100% biologici, da provare. Nel CBD shop di Maria CBD Oil trovi una vasta scelta che va da prodotti con concentrazioni di principio attivo più basse a prodotti molto più potenti. Visita subito lo store e trova quello più adatto a te.