La cannabis negli Stati Uniti è una materia complessa e in continua evoluzione, soprattutto a causa delle leggi federali contrastanti con quelle degli Stati. Il panorama normativo sta cambiando velocemente, con sempre più Stati che stanno legalizzando la cannabis, sia per scopi ricreativi che terapeutici. Ma come sono andate le cose finora e cosa ci aspetta nel prossimo futuro?

La storia della criminalizzazione

Tutto ha avuto inizio nel 1937, con l’approvazione del Marijuana Tax Act, sotto il presidente Franklin D. Roosevelt. Da quel momento, la cannabis è stata vista come una droga pericolosa e il suo consumo è stato criminalizzato, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. Negli anni, la cannabis è stata paragonata a sostanze molto più pericolose, come l’eroina, e questo ha ostacolato sia la ricerca scientifica che l’educazione pubblica.

L’evoluzione delle leggi sulla cannabis

Negli ultimi decenni, però, le cose sono cambiate. C’è stata una crescente pressione per rivedere le leggi e, in alcuni Stati, è iniziata la legalizzazione, prima per uso medico e poi anche per scopi ricreativi. Nel 2023, ad esempio, il Dipartimento di Giustizia ha iniziato a considerare la cannabis come una sostanza meno pericolosa, paragonandola a farmaci da banco come il paracetamolo.

Nonostante non si parli ancora di erba legale, l’approvazione di questa proposta rifletterebbe un riconoscimento sempre maggiore del valore medico della cannabis e un’omologazione, dal punto di vista legale e federale, tra i vari stati. La cannabis medica, infatti, è attualmente legale in 38 degli Stati Uniti, oltre che nel Distretto di Columbia, a partire dal 2024.

Il cambiamento di rotta del 2024

Nel 2024, il Dipartimento di Giustizia ha proposto una riforma che potrebbe segnare una vera rivoluzione: la riclassificazione della cannabis come droga meno pericolosa. Se questa proposta verrà accettata, potrebbe significare la fine del trattamento della cannabis come un crimine federale grave, come lo è per altre droghe pesanti come la cocaina. Al momento, la cannabis medica è legale in ben 38 Stati e nel Distretto di Columbia, e questa proposta potrebbe aiutare a uniformare le leggi a livello nazionale.

Gli Stati che hanno legalizzato la cannabis

Gli Stati Uniti sono stati pionieri nel movimento di legalizzazione della cannabis. La California è stata una delle prime a legalizzare l’uso terapeutico nel 1996. Da allora, altri Stati come Colorado, Washington, e Nevada hanno seguito l’esempio, legalizzando la cannabis sia per scopi medici che ricreativi. Oggi sono 21 gli Stati che hanno legalizzato l’uso ricreativo, e altri stanno seguendo il loro esempio.

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Gli Stati che hanno legalizzato la cannabis

Gli Stati Uniti sono stati pionieri nel movimento di legalizzazione della cannabis. La California è stata una delle prime a legalizzare l’uso terapeutico nel 1996. Da allora, altri Stati come Colorado, Washington, e Nevada hanno seguito l’esempio, legalizzando la cannabis sia per scopi medici che ricreativi. Oggi sono 21 gli Stati che hanno legalizzato l’uso ricreativo, e altri stanno seguendo il loro esempio.

Dove è legale la cannabis medica?

Anche se molti Stati hanno legalizzato l’uso della cannabis per scopi ricreativi, numerosi altri hanno legalizzato l’uso medico. In questi Stati, i pazienti con determinate condizioni possono usare la cannabis sotto prescrizione. Tuttavia, le leggi variano molto da uno Stato all’altro, con alcuni che consentono l’uso di tutti i tipi di prodotti a base di cannabis, mentre altri si limitano solo a determinati estratti.

Gli Stati dove la cannabis è ancora illegale

Nonostante i progressi, ci sono ancora Stati dove la cannabis è completamente illegale. Stati come il Kansas, l’Idaho e il Nebraska resistono alla legalizzazione, sostenendo che i rischi di abuso e gli impatti sulla sicurezza giustifichino la loro posizione.

Il futuro della cannabis a livello globale

Dunque: dove è legale l’erba in Europa?

In Europa, paesi come il Portogallo e i Paesi Bassi hanno già adottato politiche più tolleranti nei confronti della cannabis, e in Italia la cannabis medica è legale dal 2007. Tuttavia, l’accesso ai prodotti resta limitato. Il movimento degli Stati Uniti potrebbe influenzare anche l’Europa, spingendo verso un approccio più liberale nella gestione della cannabis.

L’unica forma di cannabis disponibile legalmente è l’erba legale, nota anche come cannabis light, che contiene bassi livelli di THC, sebbene anche questo mercato sia recentemente soggetto a incertezze normative.

Conclusioni

In sintesi, la cannabis negli Stati Uniti è sulla buona strada per una trasformazione significativa. La proposta di riclassificarla come droga meno pericolosa potrebbe aprire la porta a una regolamentazione più uniforme e moderna. La strada verso una legalizzazione completa non è ancora breve, ma ogni passo in avanti è una vittoria.

Sono CEO di Nextre Digital e Nextre Srl, web agency attive nello sviluppo e nel digital marketing. Da anni aiuto gli imprenditori a far crescere il loro business. Ho deciso di aprire Maria CBD Oil, un eCommerce dedicato ai prodotti al CBD, un settore che mi appassiona profondamente per le sue potenzialità innovative e per l’impatto positivo che queste soluzioni naturali possono avere sul benessere delle persone.

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